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Pentathlon, Irene Prampolini: “Stiamo lavorando sodo per migliorare la scherma. Il 2017 può essere un anno importante per me”

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ESCLUSIVA OA SPORT – Il 2017 agonistico dello Sport del Soldato (al secolo, Pentathlon Moderno) è prossimo allo start e tante aspettative sono riposte nelle nostre atlete. Il comparto femminile dei Cinque Sport, infatti, sarà ben rappresentato a livello internazionale da individualità di assoluto valore, un bel mix di esperte, giovani e giovanissime. Appartiene sicuramente alla fascia “verde” di questo incoraggiante manipolo di agguerrite combattenti la ventenne laziale Irene Prampolini, pentatleta in forza alle Fiamme Oro che vede nell’anno da poco iniziato la rampa ideale per rilanciarsi, dopo un 2016 interlocutorio ma comunque positivo. Andiamo a conoscere i suoi pensieri e le sue parole: buona lettura!

Ciao Irene, la nuova stagione agonistica internazionale è ormai alle porte. Cosa ti aspetti, cosa ti sei prefissata per questo 2017 di competizioni?

“Non posso pretendere la luna da subito, ma sicuramente voglio mettere già dalla prossima gara dei puntini sulle ‘i’ e dimostrare quello che valgo… Il 2017 può essere un anno importante per me”.

E come giudichi lo scorso anno?

“Lo scorso anno l’ho considerato come un anno di ripresa dopo una piccola ‘decadenza’ che ho avuto per problemi personali. Pur sempre portando a casa 3 medaglie internazionali: 2 argenti, uno all’Europeo a squadre ed uno in staffetta al Mondiale, più l’oro al Mondiale a squadre”.

I tuoi punti di forza e i tuoi punti deboli in gara.

“I miei punti di forza sono le prove fisiche, quindi il nuoto e il combined. Il mio punto debole è sicuramente la scherma”.

Che tipo di lavoro stai facendo – e con chi – per esaltare le tue migliori caratteristiche e limare i difetti? Le possibilità per raggiungere il top in Italia e oltre ci sono…

“Io e il mio allenatore Gabriele Macioce ci stiamo mettendo tutte le risorse possibili per migliorare le lacune legate alla scherma e mi dispiace per le altre ragazze, ma un piccolo miglioramento si è già intravisto nella gara di domenica scorsa dove ho vinto (Trofeo Nazionale Assoluto Open di Tetrathlon, vale a dire scherma, nuoto e combined, ndr).

Gli addetti ai lavori si aspettano molto dalle azzurre del pentathlon quest’anno. Tra giovani (tu, Micheli, le sorelle Tognetti, su tutte) ed “anziane” (Cesarini, Sotero, Tocchi) l’Italia può davvero puntare in alto. Le tue sensazioni a proposito?

“Sì, sicuramente siamo tante e stiamo tutte lì con tempi e risultati. Per ora, io mantengo la calma e penso a migliorarmi anno per anno”.

Quanto dista oggi Tokyo 2020 per Irene Prampolini…?

“Tokyo è un sogno che ad oggi voglio tenere chiuso nel mio cassetto, per aprirlo nel momento giusto…”.

Raccontaci la giornata-tipo di una pentatleta agonista…

“La mia giornata-tipo: alzarsi con tanta buona volontà e voglia di fare meglio, perché abbiamo sempre una giornata piena di allenamenti… Iniziamo la mattina alle 9 e finiamo spesso la sera alle 18:30/19, se tutto va bene!”.

…e come ami occupare il tempo libero…

“Il mio tempo libero lo passo sempre all’aria aperta, o con il mio ragazzo Mattia Parisi – anche lui pentatleta – o con la famiglia”.

Se non avessi provato “amore” per scherma, nuoto, equitazione, corsa e tiro a segno, in quale sport ti sarebbe piaciuto cimentarti?

“Sinceramente è la prima volta che mi ci fanno pensare… Credo in qualche arte marziale, ma non saprei dirti quale!”.

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: profilo FB Irene Prampolini

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