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Rally di Svezia 2017: Latvala si candida per il Mondiale. Ogier fatica ad adattarsi alla Ford

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Jari-Matti Latvala ha conquistato, con il successo ottenuto ieri, la sua quarta affermazione nel Rally di Svezia, che mancava al finlandese dal 2014. Tale dato è sicuramente uno dei più utili per comprendere il feeling che Latvala ha con questa prova, unica nel panorama del calendario mondiale, stante la presenza di neve, ghiaccio e temperature in certi casi veramente estreme. Caratteristiche che, come affermato dallo stesso pilota, si sposano alla perfezione con il suo stile di guida. Situazione, questa, confermata dal fatto che Latvala è andato forte lungo tutto l’arco delle quattro giornate di gara, a fronte di speciali con peculiarità diverse tra loro. Grazie all’affermazione in terra scandinava, il finlandese è ora in testa alla classifica generale con 48 punti: difficile dire quali possano essere le sue prospettive in ottica iridata, perché il Rally svedese fa testo fino ad un certo punto per i motivi succitati, e perché bisognerà poi verificare la competitività della Toyota lungo tutto l’arco della stagione, essendo il progetto della casa nipponica nuovo. Il che, al contempo, può comunque essere sintomo di un margine di miglioramento ampio, che lascia aperte prospettive stuzzicanti.

Conferma positiva anche per il 2° classificato del Rally di Svezia, Ott Tanak, capace di fornire una prova consistente ed intelligente, ma soprattutto di mettersi dietro il suo illustre compagno di squadra, il pluricampione del mondo Sebastien Ogier. Il francese è parso in difficoltà in diversi momenti del lungo fine settimana svedese, commettendo un errore anche banale in avvio della speciale 16 e, più in generale, faticando a trovare un feeling soddisfacente con la propria Ford Fiesta, concludendo diverse prove ben distanziato dal vincitore di turno. Tendenza, questa, che si è riflettuta poi sul distacco finale accusato sia da Latvala che da Tanak. Certo, anche per Ogier vale parzialmente lo stesso discorso fatto per il vincitore del fine settimana svedese: il pilota di Gap è infatti alle prime battute della sua esperienza con la vettura della casa statunitense, dunque è lecito pensare ed aspettarsi che la simbiosi del binomio possa migliorare con il passare dei round iridati. 

Caso curioso, pur se con posizioni invertite, il Rally di Svezia ha visto sul podio i medesimi piloti che già lo avevano occupato in occasione della prova di apertura del mondiale 2017, in quel del Principato di Monaco. E, come accaduto in terra monegasca, anche il secondo round stagionale è stato segnato da un grave errore del belga della Hyundai Thierry Neuville, il quale ha buttato via la possibilità di lottare per la vittoria (era in testa al momento dell’incidente nell’ultima speciale del Sabato) e si trova ora in una situazione di classifica generale decisamente deteriore (8° a -40 da Latvala). C’è tempo per provare a recuperare, ma certo che la condizione psicologica in cui si trova ora Neuville rende il tutto molto più complesso: sia perché due episodi consecutivi simili rischiano di minare il feeling personale del pilota, sia perché i margini di errore, dovendo inseguire piloti che stanno dimostrando una grande costanza di rendimento, sono pressoché nulli.

Gli altri (Dani Sordo, Craig Breen e Elfyn Evans su tutti) al momento possono soltanto accontentarsi delle briciole.

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