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Rally, Jari-Matti Latvala confessa: “Ho sofferto Sebastien Ogier nella passata stagione”

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Grazie al successo ottenuto nel rally di Svezia, il finlandese Jari-Matti Latvala è l’attuale leader del Mondiale, precedendo di pochi punti il pluricampione del mondo in carica, il francese Sebastien Ogier. I due sembrano poter inscenare quest’anno un duello per la conquista dell’iride, avendo diviso le loro strade dopo tre anni di convivenza alla guida della ormai ritirata Wolkswagen Polo Wrc: avventura in Toyota per il finnico, in Ford per il transalpino. Latvala, tuttavia, ha ancora molto fresco il ricordo di quella dura coabitazione. Questo sia perché ne è uscito nettamente battuto nell’arco del triennio corso da compagni di squadra, sia per la deriva negativa che l’annata appena trascorsa aveva fatto prendere all’attuale leader della classifica Mondiale, portandolo a disputare la peggiore stagione della sua carriera nell’ultimo lustro abbondante.

Questo è quanto riportato dal sito ufficiale del Mondiale, wrc.com: “Dopo essere finito appena dietro Ogier nelle stagioni 2013, 2014 e 2015, pensavo che il 2016 potesse essere l’anno giusto per arrivare alla vittoria finale. Tuttavia ho iniziato male nelle prime due gare, e dopo aver vinto in Messico ho collezionato altri due ritiri. In un team dove hai come compagno un grande pilota come Sebastien, di cui ognuno conosce la forza, sapevo che non avevo più possibilità di conquistare il titolo. Ho perso motivazione, e non riuscivo a vedere nient’altro che la singola gara, invece di concentrarmi sull’intero campionato“.

Latvala entra ancora più nello specifico, analizzando anche l’impatto “tecnico” che la situazione vissuta nel 2016 ha avuto su di lui: “Correndo con la stessa auto di Ogier, pensavo che avrei dovuto utilizzare il medesimo set-up, concentrandomi solamente sulla guida per batterlo. Ma ogni pilota ha delle sue differenze, come stile ed anche nel setting necessario per ottenere un feeling soddisfacente. Provando a frenare e guidare come lui non ho fatto altro che allontanarmi sempre più dalla mia identità, finendo con il peggiorare il mio rendimento senza trovare una soluzione. Questa situazione mi è servita da lezione, per capire che devo guidare nel modo in cui mi sento maggiormente confidente, evitando di copiare un altro pilota. Anche se si tratta del campione del mondo“.

Non c’è che dire, se non che una confessione simile è indice di due aspetti: capacità di lavorare sulle proprie debolezze, in questo caso mentali e legate all’approccio alle gare, nonché una certa dose di coraggio nel mettere a nudo una lacuna importante, se consideriamo che si parla di un pilota professionista. Ed in un mondo in cui chiunque non vuole far vedere le proprie ferite sanguinanti all’avversario di turno, non è una cosa da poco.

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Foto: Profilo Twitter ufficiale Toyota Finlandia

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