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Rugby, Giorgio Bronzini ammette: “Le avversarie viaggiano su un altro binario, il progetto di O’Shea necessita di tempo”

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Dopo le due batoste rimediate in altrettante partite disputate nel Sei Nazioni 2017, è già tempo di riflessioni per l’Italrugby di Conor O’Shea, costretta ancora una volta a constatare gli evidenti limiti strutturali che finiscono per paralizzare l’intero movimento nazionale. La speranza è quella che gli azzurri riescano a riscattarsi nelle prossime sfide, anche se la trasferta a Twickenham contro l’Inghilterra cela uno sfondo assai grigio vista la caratura dell’avversario.

A parlare in un’intervista alla Gazzetta di Mantova è stato il portacolori della Benetton Giorgio Bronzini: “I Test Match servivano per sperimentare, nel Sei Nazioni il ct vuole essere più sicuro schierando Gori che è più esperto di me. Sono contento di essere già stato confermato in azzurro, anche se mi piacerebbe giocare di più; ma è il Sei Nazioni…Le altre viaggiano su un altro binario. Noi lavoriamo duro, sempre. Teniamo nel primo tempo ma poi c’è un crollo, forse mentale, mentre gli altri non mollano e sono cinici. Con O’Shea abbiamo iniziato un percorso che, lo ripete lui stesso, ci porterà i frutti tra uno, due, tre anni o forse anche più in la”.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Profilo Twitter FIR

 

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