Rugby
Rugby, Sei Nazioni 2017: Inghilterra-Italia 36-15. Azzurri da sogno per 70′, trionfano i Campioni con sudore
Doveva essere una mattanza alla vigilia e invece una splendida Italia costringe la grande Inghilterra a dover faticare più del previsto per aggiudicarsi la vittoria nel terzo turno del Sei Nazioni 2017 davanti al numerosissimo pubblico di Twickenham. I padroni di casa si impongono con lo score finale di 36-15 conquistando anche il bonus, ma oggi gli azzurri guidati da Conor O’Shea meritano veramente tutti gli onori per quanto mostrato soprattutto nel primo tempo chiuso addirittura in vantaggio per 10-5. Alla fine ha trionfato la squadra più forte brava a salire in cattedra con il passare dei minuti, ma le due mete realizzate da Venditti e Campagnaro rimarranno un ricordo indelebile al termine di questo meraviglioso pomeriggio di rugby.
L’avvio degli azzurri è davvero di ottimo auspicio come testimoniato dal buon avanzamento di Campagnaro al 3′ che consente all’Italia di ottenere un prezioso calcio, anche se Allan non centra i pali e fallisce così una buona chance di passare in vantaggio. I nostri giocatori continuano a fare uno splendido lavoro in mischia mettendo in seria difficoltà la compagine inglese, peccato soltanto per lo scarso cinismo a causa del quale il punteggio rimane ancora invariato a seguito del secondo errore di Allan dalla piazzola. Il dominio territoriale è tutto a favore degli uomini allenati da O’Shea, manca tuttavia quella capacità di velocizzare il gioco nei momenti clou che avrebbe consentito di scavare un margine meritato per quanto visto sul campo nei primi 20 minuti. La beffa purtroppo è dietro l’angolo e arriva proprio nel momento migliore degli azzurri, quando la maul avanzante propiziata dai padroni di casa porta Cole alla meta, tuttavia il successivo errore di Farrell nel tentativo di conversione ci consente di rimanere attaccati nel tabellino.
Gli ospiti, contro ogni pronostico, non accusano il colpo, anzi proseguono perfettamente nel loro piano di gioco mettendo alle corde una spaesata Inghilterra, costretta a subire lo splendido drop realizzato da Allan al 32′ come giusto coronamento di un’offensiva insistita da parte dei nostri. Il coraggio degli azzurri è a dir poco rimarchevole di fronte ai campioni in carica nel tempio del rugby, tanto che al 38′ accade l’imponderabile: il calcio di Allan si stampa sul palo, ma il più lesto di tutti è Venditti abilissimo nel recuperare l’ovale e schiacciarlo in meta vicinissimo ai pali. Stavolta l’apertura della Benetton non può proprio sbagliare da posizione centrale, archiviando così sul 10-5 per l’Italia uno dei migliori primi tempi nella storia del rugby azzurro.
Nella ripresa si nota chiaramente la strigliata rivolta da Eddie Jones ai suoi giocatori nel corso dell’intervallo, con la mischia inglese capace di propiziare una sontuosa veloce che trova impreparata la nostra retroguardia e permette a Care di impattare sul 10-10 dopo appena tre minuti. Sotto la spinta del pubblico di Twickenham la seconda forza del ranking internazionale comincia davvero a volare, tanto da essere sufficienti un paio di splendidi passaggi per innescare la marcatura di Daly con trasformazione da parte di Farrell. La squadra di O’Shea appare già decisamente stanca nonostante siano trascorsi appena 50′, ma ancora una volta l’abnegazione dei ragazzi supera ogni più rosea aspettativa impedendo ai britannici di mettere al sicuro il risultato.
Al 57′ un ostruzione ai danni di McLean evita la quarta meta inglese salvando letteralmente l’Italia da una situazione che appariva compromessa, preludio ad una sortita pazzesca di Campagnaro dopo una serie di fasi offensive; l’azzurro si rende protagonista di un uno contro uno mostruoso in quanto a potenza e schiaccia in meta firmando un insperato 17-15 al 60′. L’ennesimo errore dalla piazzola non consente però ai nostri di impattare nel punteggio, un peccato enorme parzialmente giustificato dall’infortunio capitato ad Allan soccorso dallo staff italiano. A dieci minuti dalla conclusione l’Italia commette un grave errore in mischia, Canna salva clamorosamente sulla linea di meta ma è costretto comunque a concedere ai rivali una touche ai cinque metri; gli azzurri provano a difendersi in ogni modo ostentando grande determinazione, anche se alla fine l’allargamento del gioco produce la meta di Nowell. Progressivamente la benzina degli ospiti crolla a vista d’occhio, tanto che prima del fischio finale arriva a segnare anche uno scatenato Te’o per il 29-15 inglese. Proprio all’ultima azione Nowell sigla anche la doppietta personale approfittando del fisiologico calo dei rivali, ultimo sussulto di una partita giocata comunque alla grande dall’Italia.
simone.brugnoli@oasport.it
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