Rugby
Rugby, Sei Nazioni 2017: pochi pro e tanti contro per l’Italia nelle prime due partite
E’ iniziato nel peggiore dei modi il Sei Nazioni 2017 per la nazionale italiana di rugby. La squadra di Conor O’Shea ha disputato i primi due match casalinghi contro Galles ed Irlanda, perdendoli (nettamente) entrambi. Sono davvero poche le sensazioni positive arrivate, mentre c’è tantissimo da lavorare su molti aspetti.
Pro
L’ORGOGLIO IN DIFESA
Soprattutto nei primi tempi (quello con il Galles è stato super, ma anche con l’Irlanda) gli azzurri sono riusciti a frenare le avanzate avversarie spesso e volentieri a cinque metri dalla linea di meta, costringendoli a tante fasi che prima o poi portavano all’errore. Bisognerà ripartire da qui.
SIMONE FAVARO
Tornato a disposizione per il match con l’Irlanda, uno degli eroi del successo nel test match contro il Sudafrica, ha dimostrato come al solito tanta voglia di fare, andando a placcare in ogni dove gli avversari. Non è servito, visto il risultato, ma in un incontro alla pari potrebbe essere la spinta in più per provare a cambiare passo.
MAUL AVANZANTE
Sia con il Galles che con l’Irlanda la meta è arrivata con questo particolare, da sempre uno dei punti migliori degli azzurri. Cassaforte e grande spinta, con gli avversari che non riescono a trovare l’ovale e devono cedere. Addirittura meta tecnica sabato, il punto più alto della partita.
Contro
SECONDO TEMPO DA DIMENTICARE
L’Italia si scioglie come neve al sole nei secondi tempi. Ci aveva abituato già nella gestione Brunel a questo calo repentino, che si è confermato anche con O’Shea. Con il Galles il pubblico dell’Olimpico ci aveva creduto, invece alla ripresa del gioco i Dragoni sono riusciti a cambiare passo, mentre gli azzurri ne hanno fatto uno indietro. Ancor più clamorosa la forza con cui l’Irlanda ha annichilito con nove mete Parisse e compagni sabato.
MISCHIA
A tratti funziona, ma spesso e volentieri ha subito la spinta dei rivali. Uno dei possibili punti di forza dell’Italia si sta rivelando davvero debole. Bisognerà lavorarci molto.
COSTRUZIONE DI GIOCO
Non si riesce a partire alla mano per andare a fare male agli avversari. L’accoppiata Gori-Canna ancora non è riuscita a dare lo strappo utile a far salire la squadra. Difficilmente si va oltre i placcaggi degli avversari, fare strada sembra essere sempre un’impresa.
GIOCO AL PIEDE
Soprattutto nella sfida con l’Irlanda è mancato questo fondamentale: ogni calcio provato dagli azzurri è rimasto in campo e ha fatto ripartire i carroarmati verdi a tripla velocità. Canna, Padovani e Mclean difficilmente sono riusciti a trovare buoni calci, bisognerà assolutamente migliorare.
gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Twitter FIR