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Rugby, Sei Nazioni femminile 2017: Italia bella ma non concreta. Si può e si deve migliorare

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Abbiamo trovato uno stadio molto caloroso, un’ottima atmosfera, tutti i presupposti per far bene. Purtroppo abbiamo concesso i primi 25 minuti di partita al Galles, che ha preso fiducia ottenendo il primo vantaggio. Nella seconda metà del primo tempo abbiamo reagito bene, ma ci è mancato soprattutto nel secondo tempo il ritmo partita, sfruttando poco le accelerazioni e non riuscendo ad esprimere il nostro consueto gioco. Pensiamo già alla prossima partita, sappiamo dove dobbiamo lavorare”. Il commento nel post partita di coach Andrea Di Giandomenico alla FIR sull’esordio della nazionale italiana femminile di rugby nel Sei Nazioni 2017 contro il Galles.

Una sconfitta dalla quale dunque si possono trarre comunque spunti positivi. La reazione arrivata dopo la partenza lampo del Galles è davvero da apprezzare: dal 25′ alla fine del primo tempo c’è stata una sola squadra in campo, che è riuscita di forza a timbrare punti (una meta con Furlan ed un piazzato con Sillari). Dopo un inizio di secondo tempo da dimenticare è arrivata un’altra prepotente sveglia da parte di Barattin e compagne che però, spesso e volentieri dentro ai 22 metri avversari, non sono riuscite a marcare punti.

Ci sarà sicuramente da migliorare in vista dei prossimi appuntamenti: un successo all’esordio con il Galles avrebbe fatto volare alle stelle l’entusiasmo delle azzurre (gli ultimi due precedenti parlavano entrambi in chiave tricolore). Il prossimo appuntamento, di settimana prossima, sarà ancora più difficile: le azzurre di Di Giandomenico se la vedranno in casa con l’Irlanda che ha iniziato al meglio il proprio torneo con uno spettacolare successo in trasferta sulla Scozia.

gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Twitter Women’s Six Nations

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