Sci Alpino

Sci alpino, Mondiali 2017: team event, prove generali in vista delle Olimpiadi di Pyeongchang 2018

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Quest’oggi il team event ha assegnato le proprie medaglie ai Campionati Mondiali di sci alpino 2017: introdotto nel 2005, seppur con una formula totalmente diversa da quella attuale, questo formato vuole portare lo sprito collettivo anche in uno sport individuale come lo sci. A lungo è stata considerata come la gara meno importante del programma iridato, ma dall’anno prossimo il team event farà il suo esordio nel programma olimpico e non a caso molti big che generalmente vi rinunciavano hanno deciso questa volta di correrlo.

Cosa apporterà dunque questa novità al programma olimpico? Certamente sono diversi i motivi che hanno permesso l’introduzione della gara a squadre nel calendario di Pyeongchang 2018: proviamo ad elencarne alcuni.

Innanzi tutto, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) sta da tempo spingendo per l’introduzione di prove a squadre miste (uomini e donne) in tutte le discipline invernali, per permettere anche a Paesi piccoli di poter emergere e per aumentare il numero di eventi delle Olimpiadi invernali. In quest’ambito, esiste anche una battaglia tra federazioni e discipline: lo sci alpino non voleva restare indietro da questo punto di vista, soprattutto dopo che il biathlon ha introdotto un’undicesima gara proprio con la staffetta mista. Detto fatto, ora anche lo sci alpino assegnerà undici titoli.

Anche dal punto di vista del calendario, l’introduzione non fa una grinza: ai Mondiali si assegnano infatti undici medaglie in un programma di quattordici giorni, mentre alle Olimpiadi si hanno a disposizione due o tre giorni in più, visto che le prove di discesa si svolgono già nelle giornate di venerdì e sabato. Ci saranno dunque abbastanza giornate di riposo per permettere agli atleti polivalenti di prendere parte a tutte le gare senza troppi problemi.

Infine, come abbiamo scritto in precedenza, il team event permette ad atleti di uno sport individuale di sviluppare uno spirito di squadra, ed il tutto ha ancora più senso in un contesto come quello olimpico, dove ogni sportivo è orgoglioso di rappresentare il proprio Paese di fronte al mondo, con l’occasione di cantare in coro l’inno nazionale sul podio. In fin dei conti, una medaglia a cinque cerchi resta tale anche se ottenuta in una gara nuova, anche perché il team event non può e non aspira a rivaleggiare con le discipline tradizionali, ma solamente ad aggiungere qualcosa in più.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: St. Moritz 2017 – Claudio Kernen

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