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Skeleton, Mondiali Koenigssee 2017: tutti a caccia di Martins Dukurs, Tretiakov e Yun Sungbin pronti allo sgambetto. Strapotere tedesco al femminile

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Venerdì 24 e sabato 25 febbraio prenderanno il via anche i Mondiali 2017 di skeleton sullo storico catino tedesco di Koenigssee, una cornice perfetta sulla quale si sfideranno i migliori interpreti della disciplina per la conquista del titolo iridato. Ricordiamo che il format della manifestazione differisce da quello vigente in Coppa del Mondo, con la previsione di quattro run anziché le solite due.

Nel settore maschile, tutti gli occhi saranno puntati sul fuoriclasse lettone Martins Dukurs, reduce da tre successi nel circuito di Coppa del Mondo dopo una avvio di stagione tutt’altro che esaltante, ma siamo certi che la linfa acquisita nel periodo recente lo renderà l’avversario da battere anche sulla distanza delle quattro manche. Grande incertezza alle sue spalle per un posizionamento sul podio, anche se i due maggiori indiziati ad ostacolare lo strapotere di Dukurs sembrano essere il campione olimpico Alexander Tretiakov, vincitore proprio a Koenigssee nell’appuntamento svoltosi a fine gennaio, e il sudcoreano Yun Sungbin, apparso tuttavia ancora abbastanza discontinuo pur rappresentando una minaccia da non sottovalutare. Sono tre gli atleti azzurri ai nastri di partenza: Mattia GaspariJoseph Luke Cecchini per la gara maschile e Valentina Margaglio per quella femminile, seguiti dai tecnici Renato Bussola e Milko Campus. Per Gaspari si tratta della terza partecipazione ai Mondiali dopo il 21° posto colto a Winterberg nel 2015 e il 15° conseguito l’anno scorso a Igls, lo stesso dicasi per Cecchini reduce dalla 20ma piazza a Winterberg e dalla 28ma a Igls; esordio assoluto invece per la Margaglio nella competizione iridata.

In campo femminile, la pattuglia tedesca si stanzia davanti a tutte le rivali con Jacqueline Loelling, Tina Hermann e Anna Fernstaedt pronte a sbaragliare la concorrenza e contendersi le medaglie in una battaglia all’ultimo sangue tra connazionali. Possono ambire ad inserirsi come outsider, infine, la canadese Mirela Rahneva, la cui condizione è sembrata in crescita esponenziale durante gli ultimi appuntamenti di Coppa del Mondo, l’austriaca Janine Flock, che però dovrà ritrovare la sua miglior forma per realizzare una performance senza sbavature, e la lettone Lelde Priedulena, avvantaggiata dalla consapevolezza di non avere nulla da perdere.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Ken Childs

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