Speed Skating
Speed skating, Mondiali 2017: Francesca Lollobrigida, Andrea Giovannini ed il team pursuit le migliori carte azzurre
Finalmente ci siamo. Da domani fino al 12 febbraio l’anello di ghiaccio di Gangneung (Corea del Sud) sarà teatro delle sfide mondiali del pattinaggio velocita su pista lunga. Tanti confronti interessanti metteranno a confronto i pattini più veloci del pianeta. In un contesto così livellato verso l’alto quali potrebbero essere le chance di medaglia dell’Italia?
Domanda sicuramente non originale, però utile per comprendere davvero cosa potra ottenere la compagine del ct. Maurizio Marchetto. Ebbene le carte migliori del mazzo italico sono tre: Francesca Lollobrigida, il team pursuit maschile ed Andrea Giovannini
FRANCESCA LOLLOBRIGIDA
La skater romana è reduce da una stagione fantastica: tre podi su quattro nella mass start e costantemente presente nella lotta per le posizioni che contano. Una Lollobrigida, prima attrice del ghiaccio, che ha saputo migliorare non solo tecnicamente ma, soprattutto, mentalmente. Nelle gare di World Cup, infatti, ogni qualvolta si è giunti nella fase calda, l’incedere dell’azzurra ha illuminato la scena, sfiorando più e più volte il trionfo. Ora, sulla pista che sarà a Cinque Cerchi tra un anno, Francesca vorrà centrare il massimo possibile per dimostrare a sè stessa, in primis, di poter ambire a qualsiasi traguardo. Una maturazione frutto anche dei cambiamenti coraggiosi portati avanti della pattinatrice dell’Aeronautica Militare. Partire per l’Olanda e allenarsi nel Paese dove lo speed skating è sport nazionale era una sfida non facile che l’italiana, a suon di risultati altisonanti, ha saputo vincere. Ora l’appuntamento coreano può essere la chiusura del cerchio.
TEAM PURSUIT MASCHILE
Altra specialità da circoletto rosso sarà quella del team pursuit degli uomini. Il trio nostrano, nel darsi agonistico di Coppa ha saputo sfatare il tabù del podio, dopo l’incetta di quarti e quinti posti a pochi centesimi dalla top3. Ora la rivincita più importante, quella iridata, pensando a quanto avvenuto 12 mesi fa in quel di Kolomna (Russia). L’amarezza di quel centesimo maledetto tra il terzo posto del Canada e i nostro tris ancora fa visita nei pensieri di Andrea Giovannini, Nicola Tumolero e Michele Malfatti. In Asia, si può voltare pagina, forti di un gruppo con un anno d’esperienza in più che sta maturando grande consapevolezza, forte anche dell’apporto di Davide Ghiotto, strepitoso nelle Universiadi di Almaty (Kazakistan), oro nei 5000 e 10000 metri. Un team giovane che vuol sognare e stupire.
ANDREA GIOVANNINI
Rimanendo sempre sul ghiaccio kazako ma ad Astana, impossibile non ripensare a quello scatto da finisseur a tre giri dalla fine, arrivando solo al traguardo e lasciandosi andare ad un urlo incredibile. Stiamo parlando del successo nella mass start del pinetano, dopo un inizio d’annata non propriamente felice. Per Andrea, la rassegna iridata è un ulteriore prova di maturità per dare conferme circa il processo di crescita avviato nell’ultimo biennio. Il programma di Marchetto è chiaro: lavorare sulle distanze classiche (1500m, 5000m e 10000m). Nei 5 km, il 23enne di Baselga di Pinè ha dimostrato di essere nella top10 ma il passo da compiere per entrare nel gotha è ancora molto grande. Pertanto, nella specialità che, forse, gradisce di meno, Giovannini può centrare qualcosa di importante.
Last but not least Fabio Francolini non l’abbiamo di certo dimenticato, essendo stato vice campione del mondo della mass start ad Heerenveen nel 2015 ed a podio (terzo) in questa stagione ad Harbin (Cina). Tuttavia, le ultime apparizioni non hanno entusiasmato e portano a pensare che sia un gradino più in basso rispetto ai compagni di Nazionale maggiormente accreditati. Vero è che la sua classe non si discute ed tutti ci auguriamo che sappia trovare la miglior forma nel momento che conta maggiormente.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da profilo facebook Francesca Lollobrigida
