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Tennis, ATP Rio 2017: Paolo Lorenzi illude per un set, Delbonis viene fuori alla distanza e approda agli ottavi di finale
Si stampano contro Federico Delbonis le ambizioni di Paolo Lorenzi nell’ATP di Rio de Janeiro, con il giocatore sudamericano impostosi per 4-6 6-1 6-4 al termine di una battaglia durata quasi due ore e 20 minuti. Numerosi i rimpianti e le occasioni sulle quali può recriminare l’atleta toscano, incapace di essere abbastanza cinico soprattutto in apertura di terzo set quando l’inerzia della sfida appariva davvero incerta. Una battuta d’arresto dovuta in parte anche alla stanchezza accumulata nell’ultimo periodo pieno di impegni, mentre Delbonis sarà protagonista di un derby molto suggestivo negli ottavi di finale al cospetto del connazionale Diego Schwartzman.
Si trattava del settimo confronto diretto fra i due giocatori con un bilancio in perfetta parità sul 3-3, anche se l’argentino si era aggiudicato nettamente gli ultimi tre precedenti concedendo la miseria di un set al suo avversario, l’ultimo dei quali andato in scena proprio a Rio esattamente un anno fa (6-3 6-0 il punteggio in favore di Delbonis). L’avvio dell’azzurro è subito propositivo come testimoniato dalle due palle break a disposizione già nel game inaugurale, prima che il tennista sudamericano cominci a trovare ritmo al servizio sventando la minaccia a suon di vincenti. Sull’1-2 è Paolino ha trovarsi in una situazione insidiosa complice qualche unforced insolito, ma ancora una volta il senese dimostra tutto il proprio sangue freddo e si rifugia ai vantaggi. Nel successivo turno in risposta Lorenzi riesce meritatamente a piazzare l’allungo soltanto accarezzato qualche minuto prima e si issa sul 4-2, pur peccando un pochino di lucidità viste le quattro chance sciupare fino a quel momento. Nel settimo gioco la testa di serie numero 7 avrebbe addirittura la possibilità di ipotecare la frazione grazie ad un doppio break, eventualità sventata in extremis da Delbonis che cancella provvidenzialmente due occasioni di fuga. E’ l’ultimo sussulto di un set equilibrato decisosi su pochi punti, nel quale però l’azzurro è risultato più cinico nei momenti clou archiviando la pratica dopo 50 minuti.
Nella seconda frazione si comincia subito con un pericolo scampato dall’argentino al termine di un game in cui conduceva 40-0, preludio ad un cambiamento di inerzia tanto inaspettato quanto perentorio. Il sudamericano infila una striscia di otto punti a tre attraverso la quale si invola sul 4-1, mentre Paolino inizia anche ad accusare la stanchezza accumulata durante le settimane recenti. Il crollo del senese non accenna a fermarsi vista anche la netta ascesa di rendimento del rivale, capace di coronare nel migliore dei modi un filotto di cinque games consecutivi che spedisce la partita al terzo e decisivo set.
L’equilibrio e la lotta non tardano a riprendere nonostante l’evidente fatica da parte di entrambi, anche se appare l’italiano il più determinato ad assicurarsi la vittoria. Lorenzi si guadagna sei opportunità di break nei primi due turni in risposta, ma ancora una volta pecca di scarso cinismo e finisce per subire l’inevitabile contraccolpo psicologico. Il tennista albiceleste resiste infatti con le unghie agli assalti del nostro portacolori, si tiene attaccato nel tabellino e piazza chirurgicamente lo strappo sul 2-2, garantendosi cosi la chance di poter fare corsa di testa fino al termine. Il numero 40 del mondo continua a cedere campo in maniera inesorabile senza più essere in grado di rendersi minaccioso, tanto che le ultime fasi dell’incontro si rivelano quasi una passeggiata di piace in favore del coriaceo Delbonis.
simone.brugnoli@oasport.it
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Foto: Pagina Facebook Supertennis