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Tennis, Coppa Davis 2017: le pagelle. Fabio Fognini risorge dalle ceneri e completa l’opera, onore ad uno stoico Pella
Dopo una quattro giorni estenuante, l‘Italia del tennis stacca finalmente il pass per i quarti di finale della Coppa Davis 2017, complice il successo ottenuto in rimonta da Fabio Fognini ai danni di uno stoico quanto meritevole Guido Pella. Il trionfo conseguito a Buenos Aires contro l’Argentina consente dunque agli azzurri di vendicare la beffa subita lo scorso anno, oltre a poter continuare speranzosi la propria cavalcata alla conquista dell’Insalatiera. La prossima tappa sarà altrettanto ostica: nel mese di aprile si volerà infatti in Belgio a casa di Goffin e Darcis. Andiamo a rivivere questa splendida giornata attraverso le pagelle dei protagonisti.
ITALIA
Fabio Fognini 7 – Ad incidere positivamente sulla votazione è stato sicuramente il successo finale, anche perchè se guardassimo soltanto ai primi due parziali la prestazione risulterebbe senza mezzi termini indecente. Tantissimi errori e altrettanta frustrazione: questo il bilancio del ligure per due ore abbondanti, prima di architettare una rimonta in pieno stile Davis che ne cambia la connotazione da delusione nazionale ad eroe di un weekend tanto emozionante quanto estenuante. Resta comunque la preoccupazione, dall’altro lato, legata al fatto di aver concesso troppa fiducia ad un giocatore nettamente inferiore sotto il profilo tecnico.
Corrado Barazzutti 6 – Abbastanza scontata la scelta di affidarsi a Fognini, se si considera che Fabio ha costituito spesso l’arma in più in favore della nostra Nazionale nei momenti più difficili. E’ altrettanto evidente che, qualora il suo uomo avesse perso, le responsabilità sarebbero ricadute anche sul capitano, ma come si suol dire tutto bene quel che finisce bene.
ARGENTINA
Guido Pella 6,5 – Non si poteva davvero chiedere di più al tennista sudamericano, autore di una performance sontuosa specie nei primi due parziali, preludio ad un calo vertiginoso nel prosieguo del match abbastanza fisiologico considerate le energie spese fino a quel momento. Qualche rimpianto forse per non essere riuscito a chiudere la pratica nelle fasi calde della terza frazione, durante le quali ha pagato un pochino la tensione trattenendo il braccio in alcune circostanze che avrebbero potuto affondare definitivamente Fognini. Nel complesso, tuttavia, a lui e all’Argentina vanno i più sinceri complimenti per aver messo alle corde una formazione sulla carta decisamente superiore ma non parimenti dotata sotto il profilo della tenacia e dell’attaccamento alla maglia.
simone.brugnoli@oasport.it
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Foto: Profilo Twitter Coppa Davis