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Tennis, Fed Cup 2017: l’Italia riparte dalla Serie B. I successi sono alle spalle, il presente incerto

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Sfogliando l’album dei ricordi del tennis femminile, dal 2006 al 2013, è impossibile far finta di niente e dimenticare ciò che è stato per i nostri colori la Fed Cup. Un sogno durato quasi un decennio nel quale le azzurre hanno trascinato il pubblico degli appassionati avvicinando anche i curiosi che a malapena conoscevano e conoscono il significato del termine “doppio fallo” o del significato di “Ace”, da non confondersi con un prodotto igienizzante.

2006, 2009, 2010 e 2013: è questa la magica sequenza tricolore che ha dominato la scena lungamente. Flavia Pennetta, Sara Errani, Roberta Vinci e Francesca Schiavone sono state le nostre eroine, tutte per una ed una per tutte. Coesione, unità di intenti e talento si sono fusi portando la nostra Nazionale al top mondiale.

Ora, però, è il momento del cambiamento e di scrivere un nuovo libro con un occhio chiaro al passato. E’ con questo spirito che il nuovo capitano non giocatore Tathiana Garbin ha effettuato le sue convocazioni. Le veterane Schiavone ed Errani, coadiuvate dalle giovani rampanti Jasmine Paolini, Martina Trevisan, vogliono rappresentare questo passaggio “past-future”, un ponte ideale verso una ricostruzione. L’appuntamento del Palagalassi di Forli (11-12 febbraio), valevole per il primo turno di World Group II, è una tappa obbligata per ripartire, dopo i disastri del match contro la Spagna, costato la catastrofica retrocessione. Una ferita che ancora brucia nel gruppo italiano. E’ con spirito battagliero che la truppa della Garbin, dunque, affronta la sfida contro la Slovacchia orfana di Dominika Cibulkova (n.5 del mondo), avendo in mente un unico obiettivo: tornare in Serie A!

Resta il fatto che la nave italica ancora fatica a scorgere a largo un porto dove sia possibile attraccare. Le poche certezze attuali non possono che alimentare pensieri nostalgici ed al tempo stesso invitare a delle riflessioni sulle condizioni del nostro movimento al femminile.

Paolini e Trevisan, rispettivamente classe ’96 e ’93, sono giocatrici di talento con potenzialità. La prima, reduce  da un 2016 di buon livello, dovrà sfruttare al massimo questa opportunità. Attuale numero 215 del ranking WTA, dal gioco aggressivo ma al tempo stesso solido, Jasmine ha concluso la passata stagione con la vittoria dell’ITF di Valencia, e la consapevolezza di poter irrompere nel tabellone di uno Slam in breve termine. Per quanto concerne l’altra esordiente, il suo dritto mancino è un’arma che può farle fare strada e le ha consentito già di guadagnare nell’ultimo periodo diverse posizioni in graduatoria (230 WTA).

Tuttavia servirà tempo per ottenere da loro le risposte che ci attendiamo ed il risultato finale è ancora oscuro. Un salto nel buio nel quale anche il riscontro del confronto sulla terra battuta forlivese sarà fondamentale.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da Stefania Gemma

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