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Tiro a volo, double trap escluso dalle Olimpiadi. Parità di genere o apertura a nuove nazioni? Ma l’Italia ci guadagna…

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I cambiamenti votati dalla ISSF fanno discutere. Con l’intento di garantire la parità di genere, e dunque le medesime gare per uomini e donne, la Federazione Internazionale ha eliminato dalle Olimpiadi tre specialità del tiro tout court cui non prendevano parte atlete del gentil sesso, almeno ai giorni nostri: double trap, pistola e carabina da 50 metri.

Una scelta che solleva dubbi: perché eliminare in toto una specialità come il double trap, quando si sarebbe potuta introdurre la gara mista senza aggiungere alcuna carta olimpica? In sostanza, i qualificati alle gare individuali di trap maschile e femminile avrebbero poi potuto prendere parte anche alla competizione a coppie. Viene da chiedersi se la parità di genere non sia uno specchietto per le allodole che camuffa il vero motivo. Con la dipartita del double trap, aumenteranno inevitabilmente i posti disponibili per le qualificazioni nel trap e nello skeet, idem per quanto riguarda il tiro a segno. In questo modo si offrirà la possibilità di approdare ai Giochi anche a nazioni che, con il sistema vigente fino a Rio 2016, avrebbero cullato scarse speranze. E’ chiaro che il livello medio delle competizioni decrescerà, ma probabilmente i vertici istituzionali avranno realizzato appieno il loro intento.

Ciò premesso, è innegabile come l’Italia possa trarre dei benefici dalle nuove gare introdotte. E’ vero, il Bel Paese ha vinto 3 argenti olimpici nel double trap in 20 anni, tuttavia un’ipotetica coppia mista nel trap formata da Jessica Rossi e Giovanni Pellielo, senza dimenticare validissime alternative come Massimo Fabbrizi, Silvana Stanco e Maria Lucia Palmitessa, partirebbe indubbiamente con l’obiettivo di salire sul gradino più alto del podio.

Lo stesso discorso vale per il tiro a segno. Nella carabina e nella pistola 50 metri l’Italia può contare su ottimi interpreti come Marco De Nicolo e Giuseppe Giordano, outsiders più che uomini da medaglia. Anche qui, invece, la coppia formata da Petra Zublasing e Niccolò Campriani rappresenterebbe un vero e proprio dream team nella carabina mista 10 metri.

federico.militello@oasport.it

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