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Tuffi
Tuffi, World Series 2017 – Si parte da Pechino, ma l’Italia non c’è
Gli unici anni in cui non si ha notizia dell’Italia alle World Series di tuffi sono il 2008 e il 2010. La manifestazione, che a inizio stagione riunisce i migliori atleti del mondo secondo i risultati dell’estate precedente, è stata creata dalla Fina (Federazione internazionale degli sport acquatici) nel 2007. E venerdì 3 marzo, da Pechino, vedrà partire la sua undicesima edizione. Senza azzurri al via.
Ok, tecnicamente Tania Cagnotto, Francesca Dallapè, Maicol Verzotto, Giovanni Tocci e Andrea Chiarabini sarebbero qualificati. E in passato è già successo che l’Italia saltasse qualche tappa per vari motivi, dalla logistica alla vicinanza con un altro grande evento internazionale. Ma nel 2017 è diverso, perché le prime due si sono ritirate dopo le Olimpiadi di Rio e anche il piattaformista altoatesino, che avrebbe dovuto gareggiare nel sincro misto da 3 metri con la fuoriclasse bolzanina, non è volato in Cina perché privo di una nuova compagna. Così come Tocci, del resto, dopo l’incidente in motorino che ha costretto Chiarabini a un’operazione al ginocchio e a due mesi di stop per infortunio.
Il secondo appuntamento con le World Series sarà già la prossima settimana, dal 9 all’11 marzo sempre in Cina, nella città di Guangzhou che ha preso il posto della tradizionale Dubai. Quindi il gruppo si sposterà in Russia, a Kazan, dal 31 marzo al 2 aprile e in Canada, a Windsor, dal 21 al 23 aprile. E il recupero di Chiarabini, per permettere al sincro azzurro di godersi il meritato test con gli avversari più forti possibili dopo il sesto posto delle Olimpiadi 2016, è ancora tutto da vedere. “Ha iniziato la fisioterapia ma non si sa quando tornerà a saltare. Viviamo alla giornata“, dice il tecnico federale Oscar Bertone. Esistono altre strade? Sono difficili ma non impossibili. La Fin ci lavora.
Peccato, si dirà. Peccato sì, perché più volte s’è detto che le World Series sono fondamentali soprattutto per “farsi un nome” agli occhi dei giudici internazionali, quelli che poi siedono sulle sedie anche agli Europei e ai Mondiali. E la coppia Tocci-Chiarabini, nona a Kazan 2015 ma assente a Londra 2016 ancora per problemi alla schiena del secondo, ha grandi potenzialità. Deve solo emergere, entrare in una dimensione ancor più grande e trovare la giusta costanza. Altrimenti si rischia un anno di magra, il primo di una possibile lunga serie dopo il ritiro di Tania Cagnotto.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: DeepBlueMedia