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Volley, Julio Velasco: “Il mio segreto? Non smetto di imparare. Blengini, Barbolini e tanti eredi. E sul Club Italia…”. Parla il Guru dei Trionfi Mondiali

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Julio Velasco compirà 65 anni tra meno di 24 ore. Il Guru del Volley, colui che trascinò l’Italia verso la conquista di due titoli mondiali consecutivi (1990-1994) ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

Il Maestro svela il suo segreto: “Mi piace imparare. È un requisito fondamentale per mantenersi al vertice. Ma non è l’unico. Serve la convinzione delle idee e l’umiltà di imparare”.

 

Ci sono tanti allenatori in SuperLega che devono tanto agli insegnamenti del Guru, tra cui Blengini e Bernardi: “Sono molto orgoglioso del lavoro che ho fatto. Tutti i miei vice che ho avuto si stanno ritagliando un’ottima carriera da allenatori. A cominciare da Massimo Barbolini che continua a vincere in campo femminile, Angioino Figoni e Chicco Blengini che ho trovato a Piacenza e ora è ai vertici mondiali dopo l’argento olimpico. E lo stesso dicasi per i giocatori avuti in Nazionale: Bernardi, De Giorgi, Giani e moti altri.

Angelo Lorenzetti invece lavorava in banca e poi si buttava in palestra nel settore giovanile a Fano. Quando sono arrivati alla Nazionale l’ho chiamato nella Juniores e da lì è partito per una grande carriera. Devo dire che ho un certo occhio per la scelta delle persone. Una cosa fondamentale per il nostro lavoro, come un coreografo deve essere in grado di scegliere i ballerini”.

 

Il Club Italia è frutto di una sua grande battaglia: “L’origine di quell’idea era di Marco Aurelio Motta. Poi lui se ne andò dalla Nazionale ma io insistetti su quel progetto. Era fondamentale riunire le ragazze di maggiore talento sul territorio per portare avanti un lavoro comune. E i risultati sono arrivati con tre titoli mondiali: uno con la Seniores, uno con la Juniores e Cadette”.

Quattro esoneri in SuperLega, la pallavolo sta cambiando?: “Il lato positivo è che ci sono più società rispetto al passato che ambiscono a vincere. Questo però aumenta il nervosismo e quando i risultati non arrivano si cambia il tecnico. Ma la verità è che se nel calcio il potere degli allenatore sta aumentando come dimostrano i vari Conte e Mourinho, nella pallavolo lo stanno perdendo. La forbice dei guadagni economici tra i giocatori di punta e il tecnico è sempre più ampia e questo non aiuta nella gestione del gruppo”.

 

Sull’infinito Samuele Papi: “L’età non è importante. Anche se le gambe e il fisico sono vecchie, basta che la testa non lo sia. Se c’è l’entusiasmo e il piacere di giocare questo basta. Basta guardare nell’NBA quello che riesce a dare ancora un campione come Manu Ginobili. Certo, non potrà garantire il minutaggio di qualche anno fa ma è sempre fondamentale”.

Velasco non si sbilancia sul pronostico scudetto: “I playoff sono un campionato a parte. Spesso si ragiona come nel calcio che se perdi 3 punti con una delle ultime comprometti la stagione. Ma non è così. L’importante è in che condizioni fisiche si arriva ai playoff”.

 

1 Commento

  1. Nany74

    9 Febbraio 2017 at 20:56

    E’ sempre bello leggere il Velasco pensiero…..ehhhh caro Julio, quanta ragione hai sugli stipendi, ma dopotutto, se c’è notorieta e “visione” è ovvio che qualche sponsor entra e caccia il grano a chi meglio può fargli pubblicità….con annessi…………e connessi……………

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