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Atletica, Europei Indoor 2017 – Italia, tutte le ambizioni degli azzurri: Howe e Jacobs da medaglia, occhio a Chesani e 4x400m

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Dal 3 al 5 marzo si disputeranno a Belgrado (Serbia) gli Europei Indoor 2017 di atletica leggera. L’Italia si presenterà alla Kombank Arena con velleità di medaglie in alcune discipline. Analizziamo le varie ambizioni di tutti gli azzurri ai blocchi di partenza.

 

MICHAEL TUMI (60 metri) – Bronzo nel 2013, quarto nel 2015, 6.66 in stagione ma con la capacità di migliorarsi. L’azzurro è ottavo tra i partecipanti agli Europei e può puntare alla finale, un obiettivo alla sua portata. La corazzata britannica sembra imbattibile: per salire nuovamente sul podio servirebbe un’impresa, degna del Tumi del record italiano.

HASSANE FOFANA (60 metri ostacoli) – L’azzurro può puntare alla semifinale ma dovrà correre al meglio delle sue possibilità.

MARIO LAMBRUGHI (400 metri) – La semifinale è l’obiettivo minimo. Il 46.68 corso in stagione e i tanti miglioramenti visti fanno ben sperare in questo ragazzo che sta facendo tanti sacrifici per continuare la propria carriera nell’atletica leggera.

MARCO LORENZI (400 metri) – Battendo Lambrughi agli Assoluti e facendo registrare un crono di 47.17 si è assolutamente calato nella realtà della grande atletica. Gli Europei possono essere il trampolino di giusto, l’accesso alle semifinali può essere un obiettivo fattibile.

 

YASSIN BOUIH (1500 metri) – L’accesso alla finale sarebbe da raccogliere con grande soddisfazione.

MAROUAN RAZINE (3000 metri) – Si presenta con il quarto tempo di accredito stagionale. Tutto dipenderà dalla gara che salterà fuori ma l’azzurro può seriamente lottare per il piazzamento di prestigio. Deve iniziare a passare il turno e poi in finale può tirare fuori tutto.

YEMAN CRIPPA (3000 metri) – Grande fiducia attorno al Re delle campestri e fresco primatista italiano dei 5000m. Sulla distanza breve può togliersi delle soddisfazioni, il talento è tutto dalla sua: può seriamente battagliare con Ibrahimov e Kaya? Il sogno medaglia non è però impossibile.

 

ANDREW HOWE (salto in lungo) – Il Campione d’Europa 2007, vicecampione del Mondo nella stessa stagione. Tornato dopo quasi sette anni di buio totale, riveste la maglia azzurra dopo quattro anni abbondanti e vorrà essere assoluto protagonista. Si presenta con 8.01 saltato ad Ancona ma lui è uomo da prestazioni molto più importanti: senza mezzi termini, si punta a una medaglia e si può lottare anche per quella più importante.

MARCELL JACOBS (salto in lungo) – Si presenta con la miglior prestazione stagionale tra gli uomini al via (8.07) e sogna di poter salire sul podio. Il 22enne è il protagonista annunciato della gara: tutto dipenderà da lui e dalla sua capacità di sapersi migliorare in gara.

FILIPPO RANDAZZO (salto in lungo) – Esploso ad Ancona con quel volo a 8.05m. A Belgrado l’obiettivo minimo è quello di centrare la Finale ma la terza prestazione stagionale tra i partenti induce a sperare anche in qualcosa di più. Il 20enne potrebbe correre il rischio di pagare un po’ di tensione ed emozione.

 

FABRIZIO DONATO (salto triplo) – Tutto dipenderà dallo stato di forma. L’ex Campione d’Europa e bronzo olimpico a Londra 2012 sarà alla sua prima gara stagionale dopo qualche acciacco. Il 40enne, attuale coach di Andrew Howe, potrà puntare alla finale se avrà recuperato nel migliore dei modi

SILVANO CHESANI (salto in alto) – La gara è molto equilibrata: centrando un salto nelle sue corde può anche lottare per le medaglie, ma servirà il Chesani dei giorni migliori. In stagione è fermo a 2.25.

DANIELE CAVAZZANI (salto triplo) – A Belgrado per fare esperienza ma con il balzo giusto si può provare a entrare in finale.

CHRISTIAN FALOCCHI (salto in alto) – L’ottimo della finale è il massimo che può raggiungere il giovane azzurro.

SIMONE CAIROLI (eptathlon) – Si è meritato la partecipazione agli Europei vista la presenza tra i migliori 16 delle liste. L’obiettivo è quello di ben figurare in una gara di altissimo livello. E magari ritoccare il personale…

 

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ANNA BONGIORNI (60 metri) – In stagione ha corso un interessante 7.26, suo personale. L’obiettivo dell’azzurra è quello di riavvicinare quel tempo e magari abbassarlo. In quel caso può ambire alla qualificazione alle semifinali mentre per la finale serve davvero un’impresa davvero ardua: riuscirà a sorprenderci?

GLORIA HOOPER (60 metri) – L’azzurra ha impressionato per continuità quest’anno ma si presenta con uno stagionale di 7.35, lei che vanta un personale di 7.29. L’obiettivo minimo è quello di abbassare il tempo, una missione assolutamente alla portata che le potrebbe anche permettere di passare un turno mentre la finale sembra essere un gradino oltre.

GIULIA VIOLA (3000m) – Tornata dopo una lunga assenza per infortunio, ha nelle gambe uno stagionale di 9:04 ma ha notevoli margini di miglioramento, soprattutto in un’eventuale batteria combattuta dove potrà dire la sua anche in ottica piazzamento finale. Può provare a qualificarsi per la finale.

 

ERIKA FURLANI (salto in alto) – Poche settimane fa è riuscita a saltare 1.90m che è anche il suo personale ma agli Assoluti ha steccato. Per poter entrare tra le migliori 12 servirà esprimersi bene fin da subito e centrare una misura di sicurezza per poi giocarsi il tutto per tutto. La gara si preannuncia equilibrata, con la sola eccezione di Ruth Beitia e di Arine Palsyte (unica capace di saltare i 2 metri in stagione): se ci dovesse essere un miglioramento importante non sarebbe nemmeno impossibile sognare un piazzamento prestigioso.

SERENA CAPPONCELLI (salto in alto) – Dopo l’avventura negli invernali è balzata a quota 1.89 meritandosi il pass per questi Europei dove arriva senza particolari pressioni e con il solo obiettivo di fare bene. Può sperare di agguantare la finale, ma dovrà stare attenta a non commette errori alle quote più basse.

LAURA STRATI (salto in lungo) – A 26 anni si è guadagnata questa partecipazione con il bel 6.59 saltato ad Ancona. L’obiettivo è quello di ripetersi su quelle misure (suo personale) che potrebbero anche garantire l’accesso alla finale, traguardo massimo raggiungibile per l’azzurra.

 

DARYA DERKACH (salto triplo) – L’interessante 14.05 saltato ad Ancona due settimane fa consente di coltivare qualche speranza, quantomeno per l’accesso alla finale dove bisognerà viaggiare intorno a quelle misure. Per ben figurare durante l’atto conclusivo, però, servirà davvero piazzare una zampata di lusso. Servirà una prova di maturità da parte dell’azzurra che dovrà dare una risposta importante in un grande evento.

4X400 METRI – Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Gloria Hooper, Lucia Pasquale, Maria Enrica Spacca. Queste le cinque ragazze a disposizione che dovranno poi formare il quartetto azzurro. Nessuna sarà al via della gara individuale, con tanto di polemica. La nostra squadra ha disputato la finale alle Olimpiadi di Rio 2016 e ora prova ad agguantare la medaglia provando a sfidare Francia, Gran Bretagna e Polonia: le azzurre possono puntare davvero in alto! Finale diretta in programma domenica pomeriggio, al termine della competizione: non ci sono batterie di qualificazione.

 

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