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Atletica, Europei Indoor 2017 – Le pagelle dell’Italia: Donato stellare, Chesani flop, applausi Cairoli, 4x400m quarta

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Oggi si sono conclusi gli Europei Indoor 2017 di atletica leggera. Alla Kombank Arena di Belgrado (Serbia) sono scesi in pedana 8 azzurri e la staffetta femminile. Di seguito le pagelle di giornata dell’Italia.

 

FABRIZIO DONATO: 10. Ancora una volta salva l’Italia, sempre più piccola nel panorama dell’atletica internazionale. Lo aveva già fatto alle Olimpiadi di Londra 2012 (quando si mise al collo la medaglia di bronzo), ci riesce nuovamente balzando a 17.13 e conquistando l’argento. A 40 anni suonati, con diversi problemi fisici alle spalle, senza aver mai saltato in stagione si toglie l’ennesima soddisfazione della carriera. Il medagliere dell’Italia è solo lui agli Europei Indoor 2017.

SILVANO CHESANI: 2. Sciupa un’occasione d’oro in una gara davvero modesta in cui si saliva sul podio con un 2.27 saltato alla prima in percorso netto. Una misura che poco ha a che fare con la grande atletica internazionale, assolutamente alla portata dell’azzurro soprattutto dopo quanto visto in qualifica. E invece sbaglia la prima prova a 2.27, compromettendo tutta la gara e i 2.30m si rivelano un muro invalicabile. Dopo l’argento di due anni fa poteva replicarsi e invece…

 

SIMONE CAIROLI: 7. Una delle note più positive di questi Europei. Si era presentato a Belgrado solo per fare esperienza, qualificato all’ultimo e invece torna a casa con il nuovo personale (5841 punti) e il dodicesimo posto finale. Ha ben figurato tra salto in lungo e salto con l’asta (personale in entrambe le prove), chiudendo i 1000m finali al terzo posto. Il giovane azzurro merita un grande applauso ma ora c’è da sistemare il peso.

MAROUAN RAZINE e YEMA CRIPPA: 5,5. Ci si aspettava qualcosa in più dagli azzurri nella finale dei 3000m siepi ma il crollo nel finale è evidente. I due fondisti non sono riusciti a tenere il ritmo di Mechaal e Ingebrigtsen, un vero peccato perché Ibrahimov e Kaya non erano in stato di grazia: si poteva fare di più. Chiudono con il sesto e settimo posto (Razine è stato re-inserito in classifica dopo squalifica iniziale).

GIULIA VIOLA: 6,5. Realizza il personale sui 3000m (8:56.19) disputando la terza finale consecutiva agli Europei. Conclude con il settimo posto nella gara dominata dalla scatenata Laura Muir. Un ritorno più che positivo per l’azzurra dopo una stagione complicata.

GLORIA HOOPER: 5. La sua gara si rovina a causa di una brutta partenza, poi prova a recuperare nella seconda parte dei 60m ma esce in semifinale pur realizzando lo stagionale (7.34).

ANNA BONGIORNI: 4. Lontanissima dal suo stagionale, chiude la sua semifinale dei 60m al penultimo posto con un altissimo 7.43. Da rivedere.

4X400 METRI: 5,5. La media tra le due discrete frazioni di Chigbolu e soprattutto Folorunso (ha superato Gai nell’ultima frazione) e la prima metà che ci ha sostanzialmente impedito di lottare per il podio. Il quarto posto finale non può soddisfare la nostra staffetta anche se oggettivamente Polonia, Gran Bretagna e Ucraina erano più forti.

 

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