Calcio
Calcio: Marco Verratti, il “Gufetto di Manoppello” alla conquista del centrocampo azzurro
Lo chiamavano il “Gufetto di Manoppello” quel ragazzino cresciuto con la maglia della Juventus, sognando di replicare le gesta di Alessandro Del Piero. La sua storia ha preso una direzione diversa dal bianconero ed ispirato dal credo calcistico di Zdeněk Zeman Marco Verratti salì agli onori della cronaca per quel fantastico campionato 2012-2013 con il Pescara, valso la Serie A. Ambitissimo da molti club italiani e internazionali, il classe ’92 optò per Parigi, dove nel giro di pochi mesi da prospetto per il futuro si trasformò in realtà nel presente.
Tocco di palla sopraffino, visione di gioco senza uguali ed ottimo dribbling le armi sul rettangolo verde. Giocate per palati fini, apprezzate da tutta Europa, pronta a coprirlo d’oro per strapparlo al PSG. Fortuna per Giampiero Ventura che il passaporto sia sempre italiano e le origini abruzzesi ben radicate nell’animo di Marco.
La personalità esibita in campo è paragonabile a quella messa in mostra da un ragazzino che, sulla strada, palleggia con il suo migliore amico, il pallone, nascondendolo agli altri. Genialità allo stato puro, mostrata in piccole dosi nel darsi agonistico del “Barbera”, contro l’Albania, nel match della quinta giornata delle Qualificazioni ai Mondiali 2018.
A tratti spettacolare l’incedere dell’ex calciatore del Pescara. Enigma irrisolvibile per i centrocampisti avversari riuscire a prevedere le sue mosse, al servizio delle sgroppate di Davide Zappacosta e dei tagli del “Gallo” Andrea Belotti. Ieri, lo spettacolo è stato garantito. La ripresa del confronto menzionato si è tramutato in un atto di tecnica ed ardore calcistico notevoli. Non solo tocchi sopraffini ma anche tanta determinazione nel contrasto. Un giocatore completo questo ragazzo cresciuto nell’ombra di Andrea Pirlo ed, a suo modo, motivato a prenderne l’eredità avendo un n.10 sulle spalle.
Ne ha facoltà il giovane di Manoppello, da gufetto trasformatosi in faro della manovra azzurra. Impressionante il numero di palloni toccati, sempre al centro del gioco ed a supporto del compagno. L’Italia nella sfida con la Spagna per il primato del girone G può affidargli le chiavi della zona nevralgica, certa che sarà in buone mani anche contro le Furie Rosse a settembre.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da pagina facebook Marco Verratti