Calcio

Calcio: Petagna, Verdi, Spinazzola: “Emozionati per il debutto, gli stage sono stati utili”

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Andrea Petagna, Simone Verdi e Leonardo Spinazzola sono stati convocati per la prima volta in nazionale, escludendo gli stage. Dalla Gazzetta dello Sport queste le loro dichiarazioni nella conferenza stampa di oggi.

Queste le prime impressioni del bomber dell’Atalanta“Ero nervoso perché domenica non avevo segnato, stavo andando nell’Under 21 e poi mi è arrivata la chiamata. Se penso che da bambino mia madre mi portava fuori dall fuori dall’hotel dove era in ritiro la Juve… Mio padre? Mi emoziono a parlarne. Faceva ore in macchina per portarmi ad allenare e poi tornava a lavorare. Mi ha detto una sola cosa: di godermela“.

Non sarà comunque facile trovare spazio visto che ci sono grandi attaccanti: “Qui la concorrenza è altissima, ho davanti dei mostri. Per me è la prima convocazione, devo migliorare, sono qui per imparare. Devo migliorare nei gol perché io gioco per la squadra, spero che arriveranno anche le reti, ma non c’è solo quello, anche se dopo un paio di partite mi sta mancando. Il sacrificio comunque paga, a 21 anni sono arrivato in A. Qui in Nazionale mi ha impressionato la cura nei dettagli, e poi gli stage sono stati utili perché già sapevo i movimenti che dovevo fare”.

Parla del momento della convocazione anche Simone Verdi:  “Quando mi ha chiamato Di Vaio non ci volevo credere. Questi giocatori li vedevo solo alla tv. Quando Buffon è venuto a salutarmi mi è venuta la pelle d’oca. Devo ringraziare tutti quelli gli allenatori che ho avuto, nel bene e nel male. Tutti mi hanno lasciato qualcosa. Io comincio già ad avere 25 anni, non posso reputarmi giovane. L’anno scorso tra Eibar e Carpi ho giocato poco, ma ho provato a migliorarmi su cose che facevo con meno forza o voglia di sacrificarmi. Adesso ho più voglia di mettermi in gioco e sudare“.

Il fantasista del Bologna ha già avuto Ventura al Torino: “Ventura mi volle al Torino, ha creduto in me, però avevo bisogno di mettere qualche chilo, avevo bisogno di tempo, poi la squadra ha ingranato e ovviamente non era giusto cambiarla”.

Anche per Leonardo Spinazzola grandi emozioni per la convocazione: “Una volta arrivata la chiamata, il primo messaggio l’ho mandato alla famiglia e ai miei compagni. Ogni volta che qui vedo Buffon mi metto a ridere, non riesco a non emozionarmi vedendolo. Il mio mito è Zambrotta, fra i più forti esterni della storia del calcio. Sapendo che era un esterno alto, poi arretrato, mi rivedo in lui. Giocare a destra o a sinistra è indifferente, forse mi trovo meglio a sinistra perché ci ho giocato di più, ma è solo questione di abitudine”

Una carriera che ha avuto una svolta nel cambio di ruolo: “Il ruolo mi ha fatto svoltare nella carriera. Da attaccante dovevo fare gol e non ne ho mai fatti tanti, così arretrando ho avuto molte più chance. Mi ha colpito stare qui con dei grandi giocatori, ma ho capito che gli stage sono stati importanti, perché già sappiamo ciò che vuole Ventura”

 

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