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F1, Honda lancia l’allarme: “Il nuovo motore della McLaren non è maturo, servirà ancora tanto tempo”

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Da quando la Honda è tornata nel mondo della Formula Uno assieme alla McLaren, ovvero due anni or sono, ci si aspettava una nuova era dell’oro per la Scuderia inglese. Niente di tutto questo o di lontanamente vicino. I problemi alla Power Unit nipponica sono stati numerosi e pesanti e hanno ampiamente limitato la crescita della McLaren. A pochi giorni dalla presentazione della nuova MCL-32 che si annunciava “con una Power Unit più potente e affidabilegli incubi si sono immediatamente ripresentati. Nella quattro giorni di test pre-stagionali a Barcellona, infatti, Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne hanno dovuto far fronte ad una nuova serie di guai al motore che spaventano, e non poco, in vista di un 2017 che doveva essere di rinascita.

A questo riguardo ha voluto metterci la faccia Yusuke Hasegawa, capo di Honda Racing F1, con una lunga intervista al portale spagnolo SoyMotor.com: “Il nuovo motore Honda non è maturo e abbiamo bisogno di più tempo per capire e risolvere i problemi occorsi a Barcellona – è amaro – Abbiamo voluto cambiare il concetto della Power Unit durante questo inverno ed eravamo convinti che non avremmo più avuto questo intoppi. Certo, cambiamenti simili sono sempre un rischio, ma non ci aspettavamo di essere ancora a questo punto“. Cos’è successo esattamente in questi primi giorni di test? “Lunedì il motore ha avuto una perdita d’olio nel primo giro di installazione, martedì ha perso potenza e sinceramente non ne abbiamo ancora capito i motivi – spiega Hasegawa come se fosse un bollettino di guerra – Inoltre c’è stato un problema con il serbatoio dell’olio che, per andare ad analizzarlo, abbiamo perso tanto tempo. Per ogni evenienza abbiamo spedito tutto in Giappone perché venisse analizzato in maniera accurata“.

In questi primi test avete dovuto ridurre la potenza del motore? “Ci sono poche occasioni per testare la nuova macchina quindi abbiamo preferito andare sul sicuro per effettuare il maggior numero di giri possibile“. La prima settimana a Barcellona non è andata per niente bene, cosa vi aspettate dalla prossima? “L’idea sarebbe di presentare l’ultima versione della Power Unit per arrivare al GP di Australia con basi più solide, per cui è probabile che il motore dell’esordio nel Campionato del Mondo sarà testato già a Barcellona“. Si può essere fiduciosi? “Al momento non è facile da dirsi, ma vi garantiamo che abbiamo svolto un lavoro accurato durante la progettazione. Le macchine, poi, sono cambiate in maniera pressoché totale, per cui servirà comunque tempo. Abbiamo introdotto un nuovo sistema che si è rivelato ancora non maturo, e servirà pazienza“. Temete che la McLaren possa spazientirsi? “Abbiamo un buon rapporto con la Scuderia inglese, anzi, sempre più solido. Sappiamo che potremmo fare meglio e proprio per questo stiamo lavorando tutti assieme per tornare al vertice“.

A parole, dunque, il rapporto Honda-McLaren è ancora solido, sicuramente più della nuova Power Unit 2017. Dal Giappone chiedono pazienza. Che Fernando Alonso ne abbia ancora, tuttavia, è tutto da dimostrare. Il famoso team radio di Suzuka 2015 “GP2 Engine” è quanto mai attuale..

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