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Formula 1

F1, Mondiale 2017: Sebastian Vettel, il segreto è nel posteriore…della nuova macchina

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Gli echi del trionfo di Sebastian Vettel, nel primo appuntamento del Mondiale di F1 2017, si avvertono ancora chiaramente. I 553 giorni di digiuno dal successo hanno avuto un termine e la vittoria al gusto da “uno per tutti e tutti per uno” ha un significato particolare per Maranello.

Il fallimento del 2016 è ancora ben presente nella mente e nel cuore degli uomini in Rosso ed il low profile affonda le radici nelle delusioni del passato. L’applicazione in pista e le dichiarazioni rilasciate con il contagocce hanno accompagnato il debutto del Cavallino Rampante. La SF70H ha risposto presente all’Albert Park di Melbourne (Australia) dimostrando prestazione ed affidabilità. Una vettura, figlia del nuovo regolamento, molto stabile sul posteriore ed esaltante la guida di Vettel.

Nei mille aspetti sviscerati, volti a giustificare il podio più alto della Ferrari, diversi hanno a che fare con le qualità di guida del tedesco. Le considerazioni del passato di Fernando Alonso, nel quinquennio 2010-2014, sui successi del teutonico con la Red Bull, conseguenza a detta dello spagnolo più del genio del progettista Adrian Newey piuttosto che del driver, non sono rappresentative della realtà: se Sebastian ha una macchina buona, vince. Il segreto di questo risultato risiede altresì nel retrotreno. Il 29enne di Heppenheim, infatti, sembra esse tornato ai fasti dei 4 titoli iridati: aggressivo, veloce e consistente. Il pressing su Lewis Hamilton nella prima corsa del 2017 ha ricordato quello di Gennaro “Ringhio” Gattuso. Una strategia premiante e valsa il successo finale.

Shanghai saprà fornirci altre informazioni a riguardo, su un tracciato più tradizionale e favorevole alla Mercedes (4 trionfi negli ultimi 5 anni). Tuttavia, la fiducia crescente sarà benzina nel propulsore della nuova Rossa. 

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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