Formula 1

F1, sarà ancora un Mondiale senza italiani. Giovinazzi riserva in Ferrari, le uniche speranze arrivano da GP2 e GP3

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Scatta il Campionato del Mondo di Formula Uno 2017 e, ancora una volta, lo fa senza nemmeno un italiano al volante. Una caratteristica che, ahinoi, ormai si è consolidata. Basti pensare che è dal lontano 2011 con Vitantonio Liuzzi (con la Hispania Racing Team), che non vediamo un nostro connazionale nel circus della F1. Il 2010 fu l’ultima occasione con più di un pilota italiano al via dato che, oltre a Liuzzi (all’epoca in Force India) era presente anche Jarno Trulli (che chiudeva la carriera in Lotus). Nel 2009 furono addirittura 4 gli italiani, ma non per tutto il campionato. Ad esempio Giancarlo Fisichella iniziò in Force India prima di passare alla Ferrari (lasciando il posto a Liuzzi) per sostituire Luca Badoer che, a sua volta, aveva preso il posto dell’infortunato Felipe Massa. L’unico che visse un’annata completa fu Jarno Trulli in Toyota. L’ultima pole position italiana porta la firma di Giancarlo Fisichella con la Force India a Spa nel 2009. Lo stesso pilota romano detiene anche l’ultima vittoria tricolore in F1, bisogna tornare al 2006 quando si aggiudicò il GP di Malesia a Sepang. Ben 4020 giorni fa, una vera e propria era geologica.

Tutte le speranze italiane, al momento, sono sulle spalle di Antonio Giovinazzi, vice campione di GP2 e attuale terza guida della Ferrari. Il pilota di Martina Franca attende la sua occasione dopo aver avuto l’opportunità di guidare la Sauber durante i test pre-stagionali di Barcellona, facendo segnare ottimi tempi. Ed è proprio dalla Scuderia svizzera che giungono le maggiori chance per Giovinazzi dato che le condizioni fisiche non ottimali di Pascal Wehrlein lasciano uno spiraglio di speranza per poter prendere il volante della Sauber durante la stagione. Altrimenti, vedremo completarsi un altro campionato senza italiani, e sarebbe il sesto consecutivo, un record negativo davvero da cancellare in fretta.

Oltre a Giovinazzi ci sono altri giovani italiani in rampa di lancio? Andiamo a conoscere quelli delle categorie minori:

GP2 – Chi sarà l’erede di Pierre Gasly che, nel 2016, soffiò il titolo a Giovinazzi proprio sul finale? Tra i partecipanti troviamo diversi piloti interessanti e che hanno già anche provato una Formula Uno, come il monegasco Charles Leclerc (campione in carico della GP3) che sarà il compagno di squadra del nostro Antonio Fuoco (terzo in GP3 l’anno scorso) nel team Prema. Il ventunenne calabrese, dopo due stagioni di apprendistato in GP3, condite da otto podi e due vittorie, cercherà di dimostrare il proprio valore anche in GP2 e puntare ad un titolo che non sembra affatto impossibile. In questa categoria è presente anche Luca Ghiotto (Russian Time team) vice campione nel 2015 in GP3 (alle spalle di Esteban Ocon, ora in Force India) e ottavo in classifica nel 2016 in GP2 con la Trident con uno score non certo da sottovalutare composto da un successo, 4 podi e 3 giri veloci. La pattuglia italiana è composta, dunque, da Fuoco e Ghiotto. Due elementi di sicuro valore e avvenire che senza alcun dubbio potranno lottare per il titolo.

GP3 – Saranno due anche gli italiani al via della GP3: Leonardo Pulcini e Alessio Lorandi. Pulcini (Jenzer Motorsport), romano classe 1998, è campione in carica della EuroFormula Open, dopo essere giunto nono nel 2015. L’altro nostro portacolori sarà, quindi, il bresciano (è nato a Salò nel 1998) Alessio Lorandi (Jenzer Motorsport) che ha già mosso i primi passi in questa categoria nella scorsa annata (chiudendo ventitreesimo in classifica dopo 4 corse) mentre, di pari passo, disputava anche il Campionato Europeo F3 (tredicesimo assoluto). Due giovanissime frecce al nostro arco che proveranno a fare esperienza in una categoria competitiva come la GP3, provando a farsi largo in mezzo a tanti avversari di livello.

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