Formula 1

F1, Test Barcellona 2017 – Analisi quarta giornata: la Ferrari continua a stupire, la Mercedes si nasconde, la Red Bull torna in alto, per Toro Rosso, Williams e McLaren pochi sorrisi

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Si è chiusa la quarta, ed ultima, giornata della prima settimana di test pre-stagionali di F1 sul circuito di Barcellona. Cosa ci ha detto questo giovedì dedicato, almeno fino a che non si è asciugato l’asfalto, alle gomme da bagnato? Che le Scuderie hanno preferito aspettare che il tracciato si asciugasse e che, ancora una volta, la Ferrari ha fatto la voce grossa. Come sempre ha risposto la Mercedes, ha fatto passi in avanti la Red Bull, mentre gli altri team, chi più chi meno, hanno voluto piazzare un tempo che facesse parlare di loro. Non hanno girato Toro Rosso, per problemi al motore, e Williams per i danni causati dall’uscita di pista di Lance Stroll di ieri.

Iniziamo dalla vetta, e non è una novità. Kimi Raikkonen, ancora una volta nonostante la febbre, chiude i test davanti a tutti. Il pilota finlandese ha vissuto una giornata con poche soste, nella quale ha provato sia la vettura sul bagnato, sia sull’asciutto. Il Campione del Mondo 2007 ha fatto capire anche in questa occasione che la nuova SF70H gli piace e che, fatto fondamentale, sta dando risposte importanti ai tecnici di Maranello. La nuova rossa, infatti, si sta ben comportando sia sui long run che sul giro secco, lavora in maniera accurata con gli pneumatici e ha la grande capacità di sfruttare il grande carico aerodinamico di quest’anno. Andando a guardare i tempi, Raikkonen ha chiuso con un ottimo 1:20.872 e ha effettuato ben 93 giri . Tra il pilota finlandese e Sebastian Vettel la quattro giorni catalana si chiude con un sorriso pieno per la Ferrari. Come se non bastasse, hanno totalizzato un ampio numero di giri e sono andati a migliorare il comportamento delle gomme Hard e Medium, talloni di Achille della stagione 2016. Nei prossimi test, che si terranno sempre a Barcellona (dal 7 al 10 marzo) a questo punto la Scuderia di Maranello andrà a lavorare di fino in vista dell’esordio del GP di Melbourne di fine mese.

La Mercedes aveva in pista Valtteri Bottas (Lewis Hamilton non ha girato) che aveva chiuso il mercoledì davanti a tutti sfruttando le UltraSoft. Oggi, invece, il nuovo pilota delle frecce d’argento ha totalizzato 68 giri puntando molto sulle gomme da bagnato e chiudendo abbastanza lontano dalla vetta in 1:23.443 in ottava posizione. Il team anglo-tedesco non ha voluto forzare (anche per qualche piccolo problema) e ha chiuso questa prima settimana di test con certezze rafforzate. Ha una macchina che ha spinto molto a livello aerodinamico, è solida, dispone della invidiabile Power Unit Mercedes, è gentile con gli pneumatici e, non ultimo, ha alla sua guida un Lewis Hamilton decisamente determinato. I problemi sono tutti degli avversari.

Doveva battere un colpo e l’ha fatto. La Red Bull ha piazzato, infatti, Max Verstappen in seconda posizione in 1:21.769 (con le gomme Soft) dopo tre giorni nei quali il team di Milton Keynes aveva avuto pochi guizzi. Il distacco, a parità di gomma, è comunque di nove decimi da Raikkonen, ma oggi il giovane talento olandese è riuscito a sommare 85 tornate che significa che, a livello di affidabilità, le cose stanno andando nella giusta direzione. I test 2016 furono un mezzo disastro per la Red Bull, e abbiamo visto la strepitosa rimonta compiuta nel corso della stagione. Quest’anno Verstappen e Daniel Ricciardo saranno competitivi sin dal via di Melbourne.

Le sorprese – Su tutte il terzo posto di Joylon Palmer che con la sua nuova Renault RS17 è sceso sotto il muro dell’1:22 fissando il cronometro a 1:21.778 a poco più di nove decimi dal tempo di Raikkonen. Dopo tre giorni nei quali la casa francese non si era quasi mai vista, in chiusura di prima settimana è arrivato questo tempone del pilota britannico. Il sospetto che sia giunto con la macchina scarica di benzina è decisamente alto. Vogliamo essere più ottimisti, invece, per il nostro Antonio Giovinazzi che ha portato a termine i suoi test con la Sauber accumulando chilometri importanti (84 giri, e quindi tanta esperienza) e con un tempo di tutto rispetto. Quinto posto giornaliero in 1:22.401 a un secondo e mezzo di distacco da Raikkonen. Mica male. Giornata, e settimana, positive anche per la Haas che oggi ha visto Romain Grosjean concludere in quarta piazza in 1:22.309 ma, fatto ancor più fondamentale, ha sommato ben 118 giri. Il team americano nella stagione 2016, quella di esordio, pagava parecchio a livello di affidabilità. Il 2017 pare iniziare con ben altre prospettive.

Rivedibili – Anche il giovedì catalano ha visto una Force India pressochè impalpabile con un Sergio Perez che ha chiuso in 1:22.534 a 1.6 secondi dalla vetta. Se, come ha detto il proprietario Vijay Mallya, il Campionato del Mondo 2017 li vedrà puntare al terzo posto nel Mondiale Costruttori, sembra che con i lavori siano ancora pericolosamente indietro.

Rimandati – La McLaren ha girato, e questa di per sé potrebbe già essere la notizia, con Stoffel Vandoorne, ma il bicchiere è mezzo vuoto. Pochi chilometri percorsi in questa prima settimana, motori che saltano con allarmante frequenza e prestazioni che latitano. Oggi il belga ha piazzato il settimo tempo finale in 1:22.576 a 1.7 secondi da Raikkonen. Un tempo, però, centrato con le gomme UltraSoft. Il divario attuale, dunque, è più ampio di quello che si potessero aspettare a Woking. Dietro la lavagna anche la Toro Rosso, che oggi non ha concluso che un installation lap con Daniil Kvyat e che, sostanzialmente, non ha potuto provare la macchina sul bagnato. Il motivo di questo immobilismo? Rottura del motore. Campanello d’allarme non da poco, dopo una stagione 2016 davvero deludente.

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