Formula 1

F1, Test Barcellona 2017: analisi tecnica. A che punto sono Ferrari, Mercedes e Red Bull?

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Il Campionato del Mondo di F1 2017 scatterà a fine mese da Melbourne e vedrà, a meno di ribaltoni clamorosi, tre grandi Scuderie davanti a tutti: Mercedes, Ferrari e Red Bull. Vediamo, dunque, come procede il loro avvicinamento al GP di Australia in vista della seconda tornata di test pre-stagionali di Barcellona che si terranno dal 7 al 10 marzo.

La Mercedes, leader indiscussa delle ultime tre stagioni, si presenta al via della seconda quattro-giorni catalana dopo aver completato già la bellezza di 558 giri la scorsa settimana. La Scuderia anglo-tedesca sta approcciando al Mondiale in linea con le aspettative. Nei primi quattro giorni di test ha percorso un totale di 2597 chilometri (l’equivalente di otto GP di Spagna) senza presentare problemi di sorta (a parte un piccolo intoppo elettronico nella giornata di giovedì) e, anzi, dando la netta impressione di non aver forzato né dal punto di vista delle sperimentazioni, né dei tempi sul giro. Come nei test 2016 la Mercedes ha preferito trovare la giusta affidabilità e capire il comportamento della vettura con gli pneumatici. In entrambi i casi si potrebbe già dire “missione compiuta”. Nei 558 giri svolti Lewis Hamilton ed il nuovo arrivato Valtteri Bottas (che ha anche svolto una simulazione di Gran Premio) non si sono mai dovuti fermare per noie tecniche e hanno messo in mostra un ottimo feeling con le nuove, e ampliate, gomme Pirelli. Bottas ha fissato il miglior tempo assoluto della prima settimana catalana in 1:19.705 (sfruttando le gomme UltraSoft) mentre Hamilton martedì aveva piazzato un interessante 1:20.983 con le SuperSoft. Tempi di tutto rispetto che, probabilmente, verranno ritoccati nei prossimi giorni nelle simulazioni di qualifiche.

Se avessimo stilato una pagella dei primi test il voto più alto l’avrebbe ricevuto la Ferrari. 466 giri percorsi (l’anno scorso, per esempio, furono solo 372) sono il sintomo che la Scuderia di Maranello ha voluto subito mettere alla frusta la nuova SF70H, per evitare i problemi di affidabilità dell’inizio della stagione scorsa. Come se non bastasse Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen hanno fissato tempi sul giro davvero di livello, quasi alla pari, se non meglio in alcuni casi, della Mercedes. Per esempio lunedì Vettel (con le Medium) ha chiuso ad appena un decimo da Hamilton (con le Soft), martedì Raikkonen (con le Soft) ha addirittura preceduto il tre volte Campione del Mondo (che usava le SuperSoft), mentre mercoledì Vettel (Soft) è giunto in scia a Bottas che aveva due mescole di vantaggio (UltraSoft). Le prestazioni, dunque, ci sono (anche se non si conoscono i quantitativi di benzina delle vetture) e sembra che la Ferrari abbia segnato un deciso miglioramento anche a livello di pneumatici. Nella passata stagione le Rosse soffrivano con Hard e Medium (a mandarle in temperatura ed a trovare un ritmo competitivo) e proprio per questo Vettel e Raikkonen hanno girato in maniera massiccia con queste coperture. Altro dato incoraggiante è la maneggevolezza che hanno riscontrato i piloti, grazie ad un passo più corto (ben 20 centimetri in confronto alle rivali dirette). Rispetto a dodici mesi fa da Sergio Marchionne in giù il diktat è chiaro: poche parole, testa bassa e lavorare. E, al momento, sembra che tutto stia filando nel giusto verso. Il timore che la Mercedes sia andata in andatura turistica in questi primi quattro giorni, inoltre, fa vivere l’attesa verso il GP d’Australia con i piedi ben saldi al terreno.

Chi doveva essere la grande alternativa alla Mercedes, al momento, è invece una incognita: la Red Bull. La Scuderia di Milton Keynes, infatti, ha iniziato la stagione 2017 con diversi problemi ed incertezze. Tutto nasce, o quasi, dalla questione delle sospensioni idrauliche che la FIA ha bocciato. Adrian Newey ha disegnato una monoposto, come suo solito, sofisticata ed estrema. Passo dopo passo, e non certo lentamente, sapranno rimettersi in carreggiata e tornare a battagliare per la vittoria. La prima settimana di test ha proposto una RB13 quasi sempre lontana dalle prima posizioni, più in fatto di distacco che di posizione. Solamente giovedì Max Verstappen è, infatti, riuscito a centrare una buona seconda piazza, ma a quasi otto decimi di distacco da Raikkonen. I giri percorsi totali sono stati 294, praticamente la metà della Mercedes, e non può certo essere una buona base di partenza per una stagione d’attacco. Nei prossimi quattro giorni di test ci attendiamo una Red Bull che inizierà a fare sul serio e che proverà a mettere alla frusta la nuova Power Unit Renault che deve fare un salto di qualità importante rispetto alla stagione 2016, nella quale pagava un gap notevole rispetto alla fantastica PU Mercedes.

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