Artistica
Ginnastica, American Cup 2017 – Ragan Smith fa festa! Dominata la tappa di Coppa del Mondo, impresa dos Santos di bronzo. Verniaiev sconfitto!
Ragan Smith ha confermato i favori del pronostico e con una prova di grandissima sostanza ha conquistato l’American Cup 2017, una delle gare più prestigiose dell’intera stagione della Polvere di Magnesio e valida anche come prima tappa della Coppa del Mondo 2017 di ginnastica artistica per quanto riguarda l’all-around.
A Newark (USA) la 16enne di Snellville, già riserva degli USA alle Olimpiadi di Rio 2016 e allenata alla Texas Dreams da Kim Zmeskal (prima Campionessa del Mondo nella storia a stelle e strisce), si è imposta con grande autorevolezza e con un interessante 56.099. Nonostante una caduta alla trave (su un salto all’indietro) Ragan, che si è sempre messa bene in vista tra le juniores, ha totalizzato un risultato molto interessante se si considera che si sta gareggiando sotto il nuovo Codice dei Punteggi (e quindi sostanzialmente con due punti in meno rispetto a quanto eravamo abituati a vedere fino a pochi mesi fa).
Davanti al nutritissimo pubblico del capoluogo del New Jersey, la Smith ha conquistato la sua prima grande vittoria internazionale tra le seniores, ribadendo che questo può essere il suo quadriennio in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Oggi è piaciuta particolarmente alle parallele (14.400) e al volteggio (molto lineare e precisa, 14.433) chiudendo con un corpo libero di rilevante eleganza (14.000) mentre sui 10cm ha dovuto mettere piede a terra, concludendo comunque con 13.266 (un potenziale 14.500 considerando che ha commesso anche un vistoso squilibrio).
Ragan Smith succede così nell’albo d’oro a Simone Biles e Gabby Douglas, cioè le ultime due Campionesse Olimpiche nel concorso generale. Vincere la gara che in passato ha tenuto a battesimo grandi icone come Nadia Comaneci, Nastia Liukin, Carly Patterson, Jordyn Wieber è davvero un risultato stupefacente.
Il successo non è mai stato in discussione mentre c’è stata grande lotta per il podio. Alla fine l’hanno spuntata Asuka Teramoto (argento con 54.241) e Melanie de Jesus Dos Santos (terza con 53.899). La veterana nipponica ha ottenuto il risultato grazie alla sua proverbiale continuità (13.766, 13.766, 13.633, 13.066) mentre la 16enne francese, al grande rientro internazionale dopo il grave infortunio al crociato, ha spiccato alla trave (14.233, punteggio migliore di giornata) e ha così potuto festeggiare battendo in volata Kim Bui (53.632), veterana tedesca che ha piazzato delle parallele da urlo (14.533) ma che ha sciupato tutto con una trave deludente (12.466).
Ci si aspettava di più da Riley McCusker, grande novità americana alla prima gara da senior. La bella biondina è però caduta dalle parallele e alla trave, concludendo così soltanto al quinto posto (52.966). Sesta la cinese Yufen Xie (51.599), settima l’olandese Tisha Volleman (49.266), ottava l’australiana Emily Whitehead (48.399), nona la britannica Amy Tinkler (39.566). Il bronzo al corpo libero alle Olimpiadi di Rio 2016 si è fermata dopo l’esercizio alla trave e non si è esibita sul suo attrezzo di punta (era in lotta per il podio).
Al maschile è invece arrivata una grande sorpresa. Oleg Verniaiev, vicecampione olimpico all-arond, è stato sconfitto da Yul Moldauer! Lo statunitense festeggia con 85.931, respingendo tutti gli attacchi che l’ucraino ha tentato di sferrare dopo l’iniziale caduta al corpo libero (85.699, da annotare il 15.033 alle parallele su cui è Campione Olimpico). Terzo posto per l’altro americano Akash Modi (84.398).
(foto USAGym)