Artistica
Ginnastica, le grandi veterane non mollano: l’età non è un tabu, si continua a vincere. Chusovitina, Ponor, Millousi…aspettando Ferrari
Oksana Chusovitina, anni 41. Catalina Ponor, anni 29. Vasiliki Millousi, anni 32. Sono state loro le padrone della tappa di Coppa del Mondo 2017 di ginnastica artistica che si è svolta nel weekend a Baku. In Azerbaijan la vecchia scuola ha battuto ancora un colpo: era una prova del circuito riservato alle singole specialità, la concorrenza era davvero minima (escluse loro il parterre non regalava particolari “emozioni”), ma sul podio sono saliti alcuni dei grandi monumenti della Polvere di Magnesio.
L’uzbeka ha trionfato al volteggio, la rumena ha firmato la doppietta trave-corpo libero, la greca è stata seconda sui 10cm. Sembra che il tempo si sia fermato e che l’orologio dell’artistica non vada avanti. Sia chiaro: è solo una sensazione dovuta al particolare contesto di gara ma ancora una volta abbiamo avuto la riprova che l’età non è più un parametro così stringente in questo sport.
Le giovani sono sempre favorite, hanno quel quid in più sotto l’aspetto fisico e tecnico che permette spesso di fare la differenza ma l’esperienza di ragazze over 25 non è da sottovalutare.
Oksana ha nel mirino l’ottava Olimpiade della sua carriera: vuole esserci a Tokyo 2020, lo ha già ribadito e proverà a qualificarsi sfruttando proprio la Coppa del Mondo di specialità (per il momento bistrattata da tante big). Catalina ha tirato dritto dopo Rio 2016, dove è stata la portabandiera della Romania, e punta agli Europei del prossimo mese a Cluj-Napoca proprio nel suo Paese. Vasiliki sta tirando alcune delle sue ultime cartucce, anche lei reduce dall’ultima rassegna a cinque cerchi.
Sono sempre di più le ragazze che finiscono la propria carriera in là con gli anni (sportivamente parlando, visti gli standard di questa disciplina). Giusto per guardare in casa nostra basti pensare a Vanessa Ferrari, a 25 anni capace di lottare per una medaglia olimpica e ora in piena fase di recupero per provare a rincorrere ancora una volta i suoi sogni. Anche Aly Raisman riprenderà in futuro per essere capitana in Giappone dopo aver già spento le 26 candeline.
Ed è bello il confronto generazionale. A Montreal la scorsa settimana è stato il grande festival delle giovani del futuro, proprio davanti alla Chusovitina che dopo essere salita sul podio anche all’International Gymnix si è fatta Canada-Azerbaijan in quattro giorni, si è abituata al fuso orario e ha vinto. Anche ai Mondiali molte partecipanti sono delle over 25, la media si è alzata come dimostrato i report della FIG.