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Ginnastica, Olga Korbut: la Reginetta prima della Comaneci, gli abusi sessuali e la vendita delle medaglie olimpiche

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Olga Korbut è una delle più grandi ginnaste della storia. Prima di Nadia Comaneci (che esplose a Montreal 1976 con lo storico 10 perfetto segnando un’epoca) e dopo i record di Larisa Latynina (donna più medagliata di sempre alle Olimpiadi, considerando tutti gli sport), una ventina d’anni prima che la Russia partorisse il talento sensuale di Svetlana Khorkina (copertina di Play Boy e tre titoli mondiali nel concorso generale, non consecutivi) e un’era geologica prima che la Polvere di Magnesio celebrasse Simone Biles, la più forte di sempre (tecnicamente e acrobaticamente, per stessa ammissione delle altre icone della discipline).

Affascinò il mondo alle Olimpiadi di Monaco 1972 (oro a squadre, corpo libero, trave e argento alle parallele), poi nel 1999 rivelò alla Komsomolskaya Pravda che le ragazze erano delle schiave sessuali dei propri coach, accusando Renald Knish che, secondo la testimonianza della ragazza, ne abusò quando aveva 15 anni.

 

Ora Olga ha 61 anni e nelle ultime ore è balzata agli onori delle cronache perché ha messo all’asta proprio le sue preziosissime medaglie. Il motivo reale è che ha delle serie difficoltà economiche anche se ha detto che vuole condividere la gioia delle sue medaglie con il mondo intero. Come riporta il Guardian, la casa d’asta Heritage Acutions ha confermato che un lotto di 32 cimeli della bielorussa (gareggiava per l’URSS, ora risiede negli USA) sono stati venduti per un ricavo di 335mila dollari (circa 315mila euro). L’oro della prova a squadre è stato pagato 66mila dollari (circa 62mila euro), l’oro alla trave le era stato rubato qualche anno fa e quindi non ha potuto monetizzarlo.

La riflessione che facciamo dopo la notizia è molto semplice: com’è possibile che un monumento di uno sport storico e importante, nella classe A delle Olimpiadi, un emblema in Patria per i titoli acquisiti e con tutte le credenziali per poter diventare un riferimento anche da coach sia stata costretta a vendere le cose più preziose della propria vita? Fa certamente scalpore e stupisce anche perché è la prima ginnasta che si è dovuta spingere a tanto.

 

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