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Ginnastica, Trofeo di Jesolo 2017 – Gli USA domineranno il quadriennio? Lo squadrone di Liukin alla prova laguna, con le “nuove” Biles

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Domineranno anche questo quadriennio oppure subiranno l’affronto da parte di qualche sfidante? Riusciranno a confermare la propria imbattibile oppure troveranno sulla propria strada qualche Nazionale che darà filo da torcere? Sono queste le domande che circondano gli USA e l’inizio della nuova stagione di ginnastica artistica, quella post olimpica e che apre il ciclo verso Tokyo 2020.

Le Final Five sono tutte a riposo dopo aver dominato a Rio 2016 e aver vinto due Mondiali consecutivi, al Trofeo di Jesolo sbarcheranno tanti volti nuovi tra cui potrebbero nascondersi la nuova Simone Biles, la nuova Gabby Douglas, la nuova Aly Raisman, fenomeni che hanno calcato più volte le pedane del PalaArrex ma che questa volta non ci delizieranno.

L’avventura di Valeri Liukin, ex campione olimpico e subentrato a Martha Karolyi nel ruolo di DT, inizierà proprio in laguna dove gli USA hanno sempre vinto (otto volte nelle otto occasioni in cui si sono presentati, saltarono soltanto l’edizione del 2009) e dove vorranno assolutamente confermarsi. Non tragga in inganno la formazione presentata, ricca di volti ancora poco conosciuti al grande pubblico: è sempre lo squadrone a stelle e strisce, con nuove interpreti che però sono già dotate di grandissime doti tecniche e che posseggono degli esercizi degni della tradizione della loro Nazione.

Ashton Locklear è la punta di diamante, forte del suo status di riserva alle ultime Olimpiadi di Rio e del suo valore alle parallele, attrezzo su cui ha anche sfiorato una medaglia iridata. Si punta molto su Trinity Thomas che saprà emozionarci, McCusker e Hurd sono le scommesse già buttate nella mischia in Coppa del Mondo e che ora dovranno riscattarsi.

Quello che si vedrà a Jesolo è, per tradizione, molto importante. La Classicissima ha da sempre rappresentato il trampolino di lancio per una grande carriera e qui spesso si sono rivelate le future Campionesse Olimpiche o del Mondo. Gli USA utilizzano questo weekend, da loro amatissimo e ormai unica grande occasione per uscire dal proprio continente (a esclusione della rassegna iridata o a cinque cerchi, a seconda dei casi), per fare un punto della situazione e per comprendere se si sta andando verso la direzione giusta.

L’edizione del 2017 non si smentirà anche perché le micidiali juniores O’Keefe, Malabuyo e Perea non scherzano. Le basi degli USA sono davvero inscalfibili, in attesa di trovare il nuovo nome altisonante. Convinti che Simone Biles si farà rivedere da queste parti nei prossimi anni: c’è da scommetterci, magari con Aly Raisman.

 

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