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Combinata nordica
‘Italia, come stai?’ – Sport Invernali, record e prospettive. Ma nei grandi eventi resta un’Italietta
E’ da promuovere anche la combinata nordica. Samuel Costa è entrato in una nuova dimensione, assaporando anche l’aroma del podio in Coppa del Mondo. Si tratta del prototipo del combinatista moderno, performante nel salto e solido nello sci di fondo. Sugli sci stretti, in particolare, può ancora progredire molto. L’ottima notizia, poi, è l’aver recuperato Alessandro Pittin su buoni livelli. Malgrado il campione di Cercivento sia ormai un veterano, stiamo comunque parlando di un atleta di 27 anni, dunque con ancora diverse stagioni dinanzi a sé. Il friulano sta gradualmente ritrovando il giusto feeling dal trampolino: se dovesse proseguire su questa strada, andrebbe certamente tenuto in grande considerazione in vista delle Olimpiadi, anche se lo squadrone tedesco fa paura.
C’è fermento inoltre nel salto con gli sci. Se in campo femminile le sorelle Manuela (classe 1997, già sul podio in Coppa del Mondo) e Lara Malsiner (nata nel 2000) hanno già mostrato un potenziale importante, tra gli uomini un prospetto interessante è sicuramente Alex Insam, argento ai Mondiali juniores e capace ieri di siglare il nuovo record italiano nel volo con gli sci, portandolo a 217,5 metri.
E veniamo al grande equivoco dello snowboard alpino. I risultati in parallelo non sono mancati, ma sono arrivati quasi esclusivamente dal PSL, disciplina in cui Aaron March si è aggiudicato anche la Coppa del Mondo di specialità. Peccato che non sia più una disciplina olimpica…A PyeongChang 2018 sarà presente il solo PGS e qui l’Italia fa davvero tantissima fatica, come testimonia il solo podio agguantato dallo stesso March proprio nella preolimpica svoltasi in Corea del Sud.
Nello snowboardcross, a soli 21 anni, Michele Moioli vanta già una Coppa del Mondo assoluta e due bronzi iridati. La sensazione, tuttavia, è che ai Mondiali di Sierra Nevada, con la ceca Eva Samkova eliminata in semifinale e l’australiana Belle Brockhoff fuori causa per un infortunio, la bergamasca abbia mancato una grande occasione per aggiudicarsi l’oro. Moioli, tuttavia, resta un saldo pilastro azzurro negli sport invernali. La squadra maschile, invece, non ha brillato nel grande evento ed ora punterà su Omar Visintin per provare ad aggiudicarsi la sfera di cristallo assoluta in Coppa del Mondo. In futuro andrà seguito con attenzione Davide Boggio (classe 1999) nel big-air e nello slopestyle.
L’Italia continua a faticare enormemente nel freestyle. I risultati migliori (e storici) sono arrivati da Silvia Bertagna nel big-air, specialità non olimpica. Nello ski-cross ha fatto vedere qualcosa di buono Siegmar Klotz, proveniente dallo sci alpino e possibile mina vagante in vista della stagione olimpica. Il Bel Paese continua a mancare completamente in discipline come moguls, aerials e slopestyle. Un vero peccato non investire in queste specialità: assegnano tante medaglie alle Olimpiadi…
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