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Ciclismo
Milano-Sanremo 2017: Peter Sagan dà spettacolo sul Poggio, la vittoria va al fotofinish a Michal Kwiatkowski
Una corsa interpretata in modo migliore non ci poteva essere. A differenza delle altre occasioni, in cui è stato molto attaccato dagli addetti ai lavori per una tattica sbagliata, nella giornata odierna non poteva fare meglio Peter Sagan. Il campione del mondo si lancia all’attacco sul Poggio, dà spettacolo negli ultimi cinque chilometri, ma deve arrendersi alla rimonta nella volata finale di Michal Kwiatkowski (Team Sky). La vittoria della Milano-Sanremo va dunque alla Polonia, con il 26enne di Działyń che conquista il primo successo in una Monumento.
La fuga buona è partita solo 3 chilometri dopo il via ufficiale: dal gruppo si sono avvantaggiati Mattia Frapporti (Androni-Sidermec), Mirco Maestri (Bardiani-Csf), William Clarke (Cannondale-Drapac), Toms Skujins (Cannondale Drapac), Ivan Rovny (GazProm-Rusvelo), Alan Marangoni (Nippo-Vini Fantini), Umberto Poli (Novo Nordisk), Federico Zurlo (UAE Emirates), Julen Amezqueta (Wilier Triestina) e Nico Denz (AG2R La Mondiale) che in breve tempo hanno guadagnato un margine di circa 5′. Da quel momento in poi, però, il gruppo non ha concesso di oltrepassare questa soglia. I 10 hanno faticato molto nella prima parte di gara a causa del vento contrario e addirittura dopo le prime tre ore la media era di soli 36 km/h.
La musica è cambiata radicalmente una volta superato il Passo del Turchino, che ha condotto i corridori sull’Aurelia e sulla riviera ligure. Da lì in avanti il ritmo è aumentato, con il plotone sempre a gestire il vantaggio degli attaccanti, fluttuante tra i 2 e i 5′. Per il resto poco da segnalare, se non un vento alle spalle che ha portato tutti gli atleti in corsa ad aumentare ritmo e andatura, tornando su una tabella di marcia più simile a quella preventivata alla vigilia.
Le acque si sono mosse nella zona dei Capi: su Capo Cervo, infatti, Alexis Gougeard (AG2R) La Mondiale ha provato ad allungare in testa al gruppo per riportarsi sui fuggitivi. Nessuno ha seguito il suo tentativo e nonostante sia riuscito a prendere una ventina di secondi di margine sul gruppo si è dovuto arrendere sul Capo Berta. Nel contempo, il plotone si è avvicinato ulteriormente alla fuga, portandosi a meno di un minuti in vista della Cipressa a 35 chilometri dall’arrivo.
Qui l’azione dei fuggitivi, nonostante un Rovny molto attiva, si è esaurita in maniera definitiva ma il gruppo non è stato a guardare: in diversi momento hanno provato ad attaccare tra gli altri Daniel Oss (Bmc), Matteo Trentin (QuickStep-Floors), Mattia Cattaneo (Androni-Sidermec) e Tim Wellens (Lotto Soudal). Gli ultimi due citati sono rimasti in testa più a lungo ma l’alto ritmo imposto dal Team Sunweb li ha portati a desistere. Nel contempo, in coda, si è staccato quasi subito Mark Cavendish (Dimension Data), vincitore nel 2009. Sulla successiva discesa ci hanno provato Tony Gallopin (Lotto Soudal) e Philippe Gilbert (QuickStep-Floors), ma la Bora-Hansgrohe del campione del mondo Peter Sagan è riuscita a ricompattare il gruppo senza problemi.
Come di consueto una vera e propria volata ha portato i corridori del plotone a raggiungere l’ultima ascesa di giornata: il Poggio. A 6 chilometri dal traguardo il primo a provarci è stato l’attesissimo campione del mondo Peter Sagan: a provare a tenere la ruota dello slovacco è stato Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida) che però dopo la prima trenata ha dovuto mollare la presa. In seconda battuta sono riusciti ad agganciarsi a Sagan Julian Alaphilippe (QuickStep-Floors) e Michal Kwiatkowski (Team Sky). Una ventina di secondi di vantaggio per il terzetto che, sotto l’impulso del capitano della Bora-Hansgrohe, è riuscito a conservare lo spazio giusto sul plotone per andarsi a giocare lo sprint: tutto il lavoro sulle spalle del grande favorito in caso di volata e la beffa finale. Volata lanciata a 300 metri dal traguardo per Sagan, rimonta infinita per Kwiatkowski con il polacco che proprio sul colpo di reni è riuscito a spuntarla. Terza piazza per Alaphilippe. Ad aggiudicarsi lo sprint del gruppo è stato Alexander Kristoff davanti a Fernando Gaviria, nono Elia Viviani, migliore degli italiani.
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Foto: Pier Colombo