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MotoGP

MotoGp, Gp Qatar 2017: analisi prove libere. Maverick Vinales e Marc Marquez un passo avanti a tutti. Sorprende Zarco, ancora difficoltà per Rossi, Lorenzo e Iannone

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Nelle due sessioni di prove libere disputate quest’oggi dalla MotoGp, Maverick Vinales ha chiuso al comando nella combinata dei tempi, pur senza riuscire a migliorare il sensazionale 1:54.316 fatto siglare ieri. Lo spagnolo della Yamaha è stato ugualmente molto veloce in configurazione da qualifica, ma come tutto il resto della griglia si è concentrato soprattutto sul migliorare il proprio feeling in ottica gara. In particolare, il 22enne di Figueres ha optato per una scelta di gomme più morbida rispetto a molti altri suoi rivali teorici in vista della gara di domenica, riuscendo a mantenere un passo molto veloce nell’arco di un numero di giri limitato (4/5 passaggi massimi nei suoi run, sempre sotto il muro dell’1:56). Chiaramente, se una gomma più prestazionale dà la possibilità di ottenere un livello velocistico difficilmente avvicinabile dagli altri, il rischio è quello di un decadimento repentino delle prestazioni, che al momento non sembra avvertirsi ma che, sicuramente, su di una gara composta da 22 giri potrà essere maggiore e più difficile da gestire, rispetto a quanto non accade in un turno di prove in cui non si riesce a girare così tanto consecutivamente. Dovrà dunque essere bravo Vinales ad affinare al meglio il proprio setting, se vorrà far fruttare l’indiscussa superiorità prestazionale messa in evidenza fino ad ora.

Il pilota meglio attrezzato per contrastarlo sembra essere Marc Marquez. Lo spagnolo della Honda, 3° nella combinata dei tempi, ha svolto un importante lavoro oscuro quest’oggi, improntato soprattutto ad una scelta all’anteriore dura, tra l’altro non una novità per lui e per i piloti Honda in generale (vedasi anche Cal Crutchlow). Il passo mostrato si aggira sull’1:55 alto-1:56 basso, quest’ultimo tenuto con maggiore agio. Parliamo dunque di 3/4 decimi in media persi rispetto a Vinales, ma con la possibilità di avere una costanza maggiormente solida rispetto al suo connazionale della Yamaha nell’arco dei 22 giri di gara, vista la scelta più conservativa fatta a livello di pneumatici.

Più staccato dai due succitati, ma comunque capace di mettere in mostra un buon passo con gomme medie, è Andrea Dovizioso. Il pilota di Ducati paga qualcosa in termini di velocità pura, ma riesce a mantenere un ritmo molto interessante con le varie combinazioni di pneumatici provate. Per quanto difficile sembra essere, da non escludere la possibilità che la moto italiana tenti di fare la gara con uno step di gomma più morbido di buona parte della concorrenza, avvicinandosi alla scelta effettuata da Vinales. Restando in casa Ducati, difficoltà per Jorge Lorenzo, che dovrà passare dalla prima qualifica (Q1) per cercare di arrivare in Q2 e giocarsi le prime quattro file della griglia di partenza. Lo spagnolo non è riuscito ad essere ficcante sul giro singolo, ma paga soprattutto l’incapacità di essere competitivo con le gomme teoricamente deputate per svolgere la gara, cioè le medie: costante si, ma su tempi che non scendono mai al di sotto dell’1:56 medio-alto, pagando dunque un gap di parecchi decimi (e nei confronti di Vinales quasi un secondo) per ogni giro rispetto ai migliori visti fino ad ora.

Anche Valentino Rossi ha vissuto una giornata altalenante, ed a conti fatti non così positiva come il pesarese di Yamaha sperava: se nella FP2 la situazione era oggettivamente migliorata, con Valentino capace di essere piuttosto rapido senza utilizzare la gomma più morbida a disposizione, nel terzo turno di libere è riuscito a fare un solo passaggio sul ritmo dell’1:56 basso, che sembra quello buono per giocarsi le posizioni sul podio. Per il resto, il suo passo fatica a scendere dall’1:56 medio-alto, attestandosi su un livello a conti fatti non troppo dissimile rispetto a quello mostrato da Lorenzo.

Guardando agli altri, due menzioni specifiche per Andrea Iannone e Johann Zarco: l’abruzzese di Suzuki è 2° nella combinata, grazie ad un giro effettuato nel finale della FP3 in scia a Lorenzo che gli ha consentito di scalare quasi tutta la classifica. Tuttavia, la sua situazione è molto critica per ciò che ha mostrato fino ad ora, faticando a mantenere il passo dell’1:56 medio e tendendo ad alzare rapidamente i suoi tempi, utilizzando anch’egli gomme medie. Il francese del team Tech3, pilota satellite Yamaha, ha invece messo in pista un ritmo convincente, riuscendo a battere sull’1:56 medio-basso con ottima regolarità, concentrandosi su di una scelta medio-morbida. E’ da verificare sulla distanza di gara, sia per il materiale tecnico a disposizione che per l’inesperienza nella categoria, ma al momento si candida a poter essere la sorpresa positiva maggiore nella corsa della MotoGp di domenica.

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Foto: Profilo Twitter ufficiale Maverick Vinales

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