MotoGP
MotoGP, GP Qatar 2017: Top Gun Vinales fa centro, Dovizioso (2°) coriaceo, Valentino Rossi (3°) rinato. Fuori dal podio Marquez (4°), Lorenzo solo 11°
Il primo GP della stagione in MotoGP regala subito emozioni, sin dal pre-gara. Anzi, l’immediato pre-gara, dato che qualche goccia di pioggia costringe la giuria a rimandare di oltre mezzora lo schieramento, quindi a fissare due giri di warm-up prima di dare il via ufficiale alla corsa (ridotta nella sua lunghezza). Questo cambiamento permette a diversi piloti di cambiare le gomme passando da Hard a Medium. La partenza viene data con 46 minuti di ritardo rispetto all’originale e vede subito Andrea Iannone (Suzuki) davanti a tutti, precedendo Johann Zarco (Yamaha Tech3) che prenderà il comando dopo poche curve davanti a Marc Marquez (Repsol Honda) mentre Maverick Vinales (Movistar Yamaha) è attardato e Jorge Lorenzo (Ducati) sbaglia una curva e si ritrova nelle retrovie (sedicesimo).
I primi chilometri vedono una emozionante battaglia al vertice tra il giovane francese Zarco (che sfrutta la Soft al posteriore), uno scatenato Marquez e il nostro Iannone che precede l’ex compagno di squadra in Ducati Andrea Dovizioso e Vinales. Valentino Rossi (Movistar Yamaha) dopo un inizio tranquillo, risale fino in settima posizione segnando il record sul giro. Mentre prosegue l’inaspettato dominio di Zarco (primo a scendere sotto l’1:56), Marquez (ad oltre un secondo e mezzo dal leader) gestisce senza problemi Dovizioso e Iannone alle sue spalle, mentre Vinales inizia a perdere terreno in maniera sorprendente e il suo compagno Rossi (con la telecamera posteriore penzolante per un contatto al via con Cal Crutchlow) si sbarazza di Pedrosa e si mette alla caccia dei primi. Zitto zitto Zarco inizia ad ampliare il suo vantaggio dando tutto con le sue gomme, mentre Dovizioso sale in seconda piazza davanti a Marquez, mentre Vinales continua a faticare, e Rossi e Alvaro Bautista (che finirà nella sabbia all’ultima curva poche tornate dopo) gli si fanno sotto. Chi, invece, prosegue nell’anonimato è Jorge Lorenzo, appena quindicesimo. Al settimo giro primo scossone della gara. Zarco, che stava spingendo a tutta, scivola in curva 2 e saluta la compagnia. Un errore grave per il francese che ormai aveva raggiunto i 2 secondi di vantaggio sugli immediati inseguitori. Ringrazia cortesemente Dovizioso, che prende la testa della gara, inseguito a breve distanza da Marquez e Iannone. Dietro di loro i due yamahisti provano a ricucire il gap. Verso la metà gara Vinales si sveglia dal torpore iniziale e inizia a fare sul serio, avvicinandosi decisamente ai primi, con Iannone (rinato dopo le difficoltà delle prove libere) che nel frattempo sopravanza Marquez, concedendo un minimo di spazio a Dovizioso. Il pilota forlivese ne approfitta e allunga di un secondo su tutti, con Vinales, quarto, scatenato nella caccia a Iannone, Valentino Rossi osserva alle sue spalle cercando di non perdere contatto.
Nelle retrovie Lorenzo risale fino alla decima, precedendo Danilo Petrucci (OCTO Pramac Racing) e puntando Aleix Espargaro (Suzuki). Marquez, Vinales e Iannone se le danno di santa ragione, ma proprio il pilota di Vasto cade malamente gettando alle ortiche un inizio di stagione positivo. La davanti prosegue Dovizioso, mentre Marquez ora deve resistere al doppio assalto di Vinales e Rossi. In fondo al rettilineo l’ex Suzuki piazza un sorpasso da urlo al suo connazionale e punta il suo mirino sulla Ducati di Dovizioso. A otto giri dalla conclusione è il turno di Rossi di passare Marquez. Dopo un lungo fine settimana con pochi sorrisi, per la prima volta il “Dottore” è sul podio, quantomeno virtuale. Davanti a lui Vinales aggancia Dovizioso con una rapidità sorprendente, mentre Marquez sembra non averne per rispondere colpo su colpo. Detto fatto, in pochi chilometri il numero 25 passa Dovizioso e si rimette dove l’abbiamo visto sin dai primi test di Sepang, overo davanti a tutti. Nel breve volgere di un paio di giri Vinales e Dovizioso si scambiano la posizione ben 5 volte, mentre Rossi rimane in attesa. La bagarre favorisce il Re di Tavullia che vede i due davanti non scappare, mentre Marquez si accontenta del quarto posto e, ahinoi, Petrucci si ritira. Stupisce Aleix Espargaro addirittura quinto, davanti a Pedrosa.
Inizia il terzultimo giro e le scaramucce in vetta proseguono. Dovizioso ripassa per l’ennesima volta Vinales in un duello veramente mozzafiato tra i due con un corpo a corpo a millimetri di distanza. Al penultimo giro, però, arriva la svolta. Vinales affonda per l’ennesima volta, passa il romagnolo e stavolta non si volta più indietro. Apre il gap e Dovizioso capisce che non c’è più storia. Lo spagnolo della Yamaha gestisce l’ultimo giro e va a vincere la sua prima gara con la nuova Scuderia, davanti a Dovizioso, Rossi, Marquez, Pedrosa, Espargaro, Redding, Miller e Folger. Tirando le somme vince Vinales, più faticosamente del previsto, Dovizioso è ottimo secondo e Rossi conquista un podio d’oro. Marquez non va oltre il quarto posto, mentre Lorenzo non brilla. Ottimo avvio di Zarco, ma poi rovina tutto, mentre Iannone getta all’aria una grande occasione.
ORDINE D’ARRIVO
POS | # | RIDER | GAP |
---|---|---|---|
1
|
25
|
M. VIÑALES
|
38:59.999
|
2
|
4
|
A. DOVIZIOSO
|
+0.461
|
3
|
46
|
V. ROSSI
|
+1.928
|
4
|
93
|
M. MARQUEZ
|
+6.745
|
5
|
26
|
D. PEDROSA
|
+7.128
|
6
|
41
|
A. ESPARGARO
|
+7.661
|
7
|
45
|
S. REDDING
|
+9.782
|
8
|
43
|
J. MILLER
|
+14.486
|
9
|
42
|
A. RINS
|
+14.788
|
10
|
94
|
J. FOLGER
|
+15.069
|
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Foto di Valerio Origo