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MotoGP, Mondiale 2017: falsa partenza per Jorge Lorenzo. Enigma “Desmosedici” per il maiorchino

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20″516: è questo il distacco di Jorge Lorenzo, giunto 11° nel primo GP del Mondiale di MotoGP 2017, in quel di Losail (Qatar). La “prima” in sella alla Ducati non è stata certo degna di lode per il maiorchino. La differenza sostanziale tra l’iberico e il compagno di squadra Andrea Dovizioso, secondo a +0″461 dalla vetta, parla chiaro sulla controprestazione del n.99. Come spiegare questo riscontro negativo?

La risposta a primo acchito risiede nella mancanza di adattamento dello spagnolo sulla Rossa. “Un leone o una tigre”, come l’ha definita lo stesso Jorge nella conferenza stampa di presentazione, è ancora indomabile per lo stile smooth del cinque volte campione del mondo. Il 29enne di Palma di Maiorca ancora non riesce a sfruttare a pieno le potenzialità della sua moto e il rapporto d’amicizia con la D16 non è stato ancora stretto. Anzi, il feeling con la creatura di Borgo Panigale ha tutti i crismi dell’enigma.

Di sicuro l’essere partito dalla 12esima piazza, per effetto del combinato del “pazzo” weekend del Qatar, non ha agevolato il lavoro di Jorge, obbligato ad una gara in rimonta nelle condizioni meno predilette: pista con poco grip dopo la pioggia. Tuttavia, è altrettanto vero che Lorenzo, girando sul passo del 1’57” da metà gara in avanti con 1″ di ritardo rispetto a Dovizioso, ha messo in evidenza una difficoltà sostanziale nel suo “pane”: la costanza di rendimento ad alto livello.

Siamo solo all’inizio e il tempo per recuperare c’è ma è evidente che ci si sarebbe aspettati un esordio diverso. Losail è uno dei circuiti preferiti per l’ex centauro della Yamaha e l’essere arrivato fuori dalla top10 è un campanello d’allarme. In Argentina (7-9 aprile) avremo una versione competitiva del maiorchino? 

giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto di Valerio Origo

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