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MotoGP
MotoGp, Mondiale 2017: Maverick Vinales batte un colpo in ottica titolo! Tante le risposte date in Qatar da “Top gun”
Sin dal primo contatto avuto con la Yamaha M1 versione 2016, lo scorso Novembre a Valencia, Maverick Vinales ha attirato l’attenzione di addetti ai lavori ed appassionati della MotoGp. Non che il suo talento fosse prima sconosciuto, però il quesito che la due giorni spagnola di test in preparazione al 2017 aveva lasciato era quello relativo alla possibilità di vedere, sin dal corrente campionato, il 22enne catalano in grado di lottare per il titolo, sfidando innanzitutto il suo connazionale e rivale Marc Marquez, campione in carica. Ma anche Valentino Rossi, compagno sempre scomodo per chiunque, a maggior ragione per un ragazzo così giovane e con ancora molto da dimostrare. Sono trascorse le sessioni di prove, tra Sepang, Phillip Island e Qatar, ed il risultato è sempre stato il solito: Vinales fortissimo, in cima alla lista dei tempi, capace di fornire prestazioni di livello tanto sul giro singolo quanto nell’arco di più passaggi, anche con gomme usate.
Nonostante ciò i dubbi sono rimasti: il pilota va forte, ma saprà confermarsi anche quando conta, cioè in gara, oppure si rischia di vedere un rendimento simile alla passata stagione, in cui Vinales sovente in prova andava bene, tanto da far presagire una presenza nelle primissime posizioni, per poi ridimensionare le sue mire in gara? E’ lui ad avere un limite intrinseco, oppure tale tendenza dipende soprattutto dal fatto che era alla guida di una buonissima moto, non però all’altezza dei mezzi top, quale la Suzuki? Non ci poteva essere una occasione migliore della Yamaha ufficiale per dipanare tali incertezze, a partire dalla gara di apertura in Qatar.
Arrivato alla domenica come grande favorito, Vinales non ha tradito le aspettative. Tuttavia, ha dovuto far fronte ad una condizione che indubbiamente gli ha complicato i piani: la pioggia caduta poco prima delle 20, infatti, ha asciugato la gommatura formatasi sul circuito di Losail, creando uno scarso grip, elemento quest’ultimo che mette in difficoltà piloti come lo spagnolo di Yamaha, che hanno bisogno di aderenza al massimo angolo di piega per valorizzare la capacità di fare velocità a centro curva. Non a caso Vinales, come buona parte degli altri piloti di vertice, hanno girato decisamente sovra ritmo, dando vita ad una gara si accesa, ma sicuramente più lenta rispetto a quello che era preventivabile sulla base dei tempi e dei passi messi in mostra nei turni di libere delle precedenti giornate. Il 22enne di Figueres è stato bravissimo a gestire le prime difficili fasi, aumentando il suo ritmo con il passare dei giri ed il miglioramento del proprio feeling, tornando in poco tempo nel primo gruppo di testa e non tardando ad attaccare Andrea Dovizioso.
Il duello tra i due, pur con l’italiano di Ducati costretto agli straordinari da una gomma morbida in continuo calo, ha visto Vinales capace di dare una ulteriore risposta agli scettici della vigilia, conducendo un duello con il forlivese acceso, fatto di manovre tanto rischiose quanto ben riuscite, a dimostrazione che Maverick anche in tale ambito è pilota capace di farsi valere e rispettare. In particolare, la differenza il “top gun” è stato abile a realizzarla nel terzo settore, porzione di circuito su cui per l’intero fine settimana del Qatar ha inflitto costantemente distacchi importanti agli avversari, a prescindere dal mezzo guidato da questi ultimi. In tale frangente Vinales ha compiuto probabilmente la manovra più bella della gara, affiancando Dovizioso alla curva 8 e completando il sorpasso all’ingresso della 9: chirurgico. Non male per chi, su questo aspetto, era stato etichettato come pilota da “fuga”, più in difficoltà invece laddove era necessario scontrarsi direttamente con un altro corridore, senza margine per poter fare la differenza ed evitare il confronto. Ora la palla passa agli altri “big”, perché Maverick la sua voce l’ha fatta sentire forte e chiara.
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Foto: Pagina Facebook ufficiale di Maverick Vinales