Nuoto
Nuoto, Trofeo città di Milano. LE DICHIARAZIONI. Detti e Paltrinieri: parole in libertà con vista su Budapest
Rilassati ma anche curiosi e desiderosi di capire a che punto sono dopo un mese di collegiale negli Usa. Il campione olimpico Gregorio Paltrinieri e il due volte bronzo a Rio Gabriele Detti sono i grandi protagonisti del Meeting milanese che da domani infiammerà gli appassionati italiani di nuoto a meno di un mese dagli assoluti di Riccione che sono l’unica finestra di qualificazione per Budapest 2017, appuntamento iridato dove i “gemelli” del mezzofondo azzurro potrebbero fare incetta di medaglie.
La voglia di riscatto di Detti, dopo il Mondiale in corta deludente, lo stimolo di Paltrinieri di misurarsi con il nuoto in acque aperte: queste le novità più interessanti scaturite dalla chiacchierata dei due campioni azzurri con la stampa alla vigilia dell’appuntamento milanese.
Paltrinieri vede così il post oro olimpico. “Io non credo di essere cambiato, è cambiato tanto di quello che è attorno a noi. Aumenta l’interesse nei nostri confronti e fa bene ma non è una cosa che mi crea tensione o mi dà fastidio. E’ vero che nella prima parte di stagione ci sono stati momenti in cui mi sono dovuto dedicare più ad altro, stando più in giro. E’ l’unica interferenza che ho avuto nel mio modo di vivere lo sport ma per il resto non è cambiato tanto. La gente mi riconosce, mi fa i complimenti e come fa a non farmi piacere essere al centro dell’attenzione? Alla fine lo capisco, abbiamo vinto gare importanti ed è giusto sia così”.
Per Detti più uno sguardo sul futuro. “Un po’ di difficoltà iniziale c’è stata perché siamo andati forte, è vero, ma c’è da continuare. Essere arrivati lì non basta. Anche a me piace stare al centro dell’attenzione però preferisco esserlo in acqua, quando gareggio”.
Paltrinieri è soddisfatto della trasferta statunitense. “Flagstaff è il posto ideale per le collegiali perché riesci anche a staccare la mente dalla piscina per qualche ora, c’è la possibilità di svago, di fare qualcosa al di fuori del nuoto e quindi è tutto molto equilibrato, poi dopo tre settimane di altura ci voleva un po’ di mare e ci siamo trasferiti a Fort Lauderdale, in un posto diverso da quello dello scorso anno. C’era iul sole e ciu siamo allenati all’aperto. Tutte cose che ci fanno molto bene”.
Gabriele Detti presenta la due giorni milanese. “Siamo qui per testarci dopo un mese di preparazione le tre settimane di altura, cercheremo di andare forte, anche se dovremo andare più forte fra un po’. Io per i Mondiali ho nel mirino 400, 800 e 1500, le gare sono sempre quelle e la fortuna è che ai Mondiali abbiamo una possibilità in più con gli 800 dove possiamo andare forte entrambi”.
Paltrinieri fa un passo indietro. “L’anno scorso a Milano ero andato fortissimo: 14’40” era un tempone per quel momento della stagione e non sono riouscito a rifarlo agli assoluti. Non so come andrà, non ho aumentato i carichi di lavoro. La mia priorità quest’anno è 800 e 1500, è vero che ho preparato anche i 10 km ma credo che i 16 o 18 km giornalieri che ho nuotato nell’ultimo periodo siano sufficienti anche per fare la 10 km. L’allenamento è lo stesso, dunque, ma la prima parte di stagione sarà un po’ diversa rispetto all’anno scorso che era stagione Olimpica e dunque il nuoto mi assorbiva a cento per cento. Quest’anno ho iniziato più lentamente e poi da gennaio ho aumentato i ritmi. Vediamo, non so come possa andare ma sono curioso, come sono curioso di gareggiare in mare. Ho fatto altre gare in acque aperte da piccolo ma al massimo 3 km, niente a che fare con i 10”. Cosa mi aspetto dalle gare in piscina? Ora l’importante è testarsi senza guardare troppo al confronto con gli altri. A me interessa capire come sto, il tempo è relativo, voglio trovare sensazioni buone in acqua. Che vinca o che perda cambierà poco, anche perché dovrò continuare a sostenere i carichi di lavoro previsti. Non sento pressione da quel punto di vista. Cercherò di fare una bella gara e toccare per primo. Di sicuro questo meeting è il primo della stagione estiva e a meno di un mese dagli Assoluti, quindi basta questo a dire quanto sia importante. Riccione è l’unica manifestazione dove abbiamo il dovere di esprimerci al meglio prima dei Mondiali e una gara vera un mese prima ci farà capire a che punto siamo. Lo ripeto, non conta tanto il tempo, quanto le sensazioni. Da quelle si possono trarre indicazioni per il lavoro di rifinitura. Questo meeting aumenta sempre di livello. Nei primi anni si vinceva con tempi modesti, adesso il livello è cresciuto, ci sono atleti importanti anche dall’estero, la competizione è maggiore ed è un grande stimolo a far bene per noi”.