Seconda giornata di competizioni alla Hartwall Arena di Helsinki, dove questa settimana sono di scena i Campionati Mondiali di pattinaggio di figura 2017. Sul ghiaccio finlandese hanno disputato il proprio programma corto gli uomini, per quella che è la prova probabilmente più attesa ed incerta della rassegna iridata.
Vincitore delle ultime due edizioni della rassegna iridata, lo spagnolo Javier Fernández sembra essere sulla giusta strada per aggiungere un nuovo titolo mondiale al suo incredibile palmarès. Il madrileno ha infatti realizzato un programma corto privo di imperfezioni e spettacolare sia per quanto riguarda il contenuto tecnico (60.79 punti) che per l’impressione generale (48.26 punti), risultando il migliore in entrambe le voci. Con un corto da 109.05 punti, l’iberico migliora nettamente il suo primato stabilito agli Europei di Ostrava, e si avvicina a meno di due punti dall’incredibile record del giapponese Yuzuru Hanyu.
Grande prestazione anche per il nipponico Shoma Uno, secondo con 104.86 punti, e divenuto oramai ufficialmente il quarto uomo di sempre a realizzare un programma corto a tre cifre. Sul podio provvisorio anche l’esperto canadese Patrick Chan, che dopo una stagione sotto le aspettative si è ritrovato proprio al momento giusto, premiato come sempre con degli ottimi components (48.02 punti): il nordamericano va così ad aggiungersi all’elenco di coloro che hanno superato i cento punti, diventando il quinto di sempre con 102.13.
Quarta posizione per il medagliato di bronzo della passata edizione, il cinese Jin Boyang (98.64 punti, nuovo primato personale anche per lui), mentre sono caduti due dei grandi protagonisti annunciati: proprio il primatista mondiale giapponese Yuzuru Hanyu, quinto con 98.39 punti, ed il giovane talento statunitense Nathan Chen, sesto con 97.33 punti, che restano comunque in piena corsa per le medaglie in vista del programma libero di sabato.
All’esordio nella competizione iridata dei grandi, Matteo Rizzo non ha centrato la qualificazione per il programma libero, riservato ai migliori ventiquattro: l’azzurro si è infatti classificato trentesimo con 63.14 punti (31.47 punti di tecnico e 31.67 punti di components), pagando lo scotto dell’emozione soprattutto nella prima parte dell’esercizio, con qualche imprecisione nell’atterraggio dei salti. I 74.91 punti degli Europei 2016, suo primato personale, gli sarebbero bastati per centrare la qualificazione.