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Rugby, Sei Nazioni 2017. Il tecnico della difesa azzurra Brendan Venter ammette: “Con una miglior preparazione avremmo battuto l’Inghilterra, abbiamo finito la benzina”

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La tattica difensiva adottata dall’Italrugby nella sfida contro l’Inghilterra valida per il terzo turno del Sei Nazioni 2017 continua a generare discussioni, tanto che si prospetta addirittura la possibilità di una modifica del regolamento in relazione alla disciplina delle ruck. La scelta degli azzurri di non contestare queste ultime, strategia denominata the fox” ha fatto sì che non scattasse il fuorigioco trattandosi di semplici “tackle” fra placcato e placcatore.

A parlare stavolta è l’artefice di tale stratagemma, il tecnico della difesa della Nazionale Brendan Venter, il quale ha spiegato nei dettagli la strategia messa a punto in un’intervista alle pagine digitali di AllOutRugby. “All’inizio è stato difficile, perché non è naturale. Ma poi la nostra esecuzione è migliorata […] Il doppio infortunio a Gori e Allan non ha aiutato. Chi è entrato ha fatto molto bene, ma non ha la stessa esperienza per eseguire un simile piano di gioco, che tra l’altro dai due titolari è stato provato per più tempo. Poi la partita è cambiata. E no, non è stato merito dell’Inghilterra. Ad 11 dal termine eravamo sul 17-15 e pienamente in partita. L’Inghilterra ci ha battuto non perché ha iniziato a fare pick and go. Il motivo è che collettivamente abbiamo faticato tantissimo nell’ultimo quarto, ed è una cosa comune alle prime due partite del torneo. Oggi il problema del rugby italiano è che non siamo abbastanza professionisti per riuscire ad essere competitivi per 80 minuti. Con una miglior preparazione avremmo battuto l’Inghilterra. Abbiamo finito la benzina. Siamo giovani e serve tempo”.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Profilo Twitter Brendan Venter

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