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Sci Alpino

Sci alpino, Coppa del Mondo 2017: Sofia Goggia porta in alto i colori italiani, al maschile bene lo slalom

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La Coppa del Mondo di sci alpino 2016/2017 ha regalato un nuovo fine settimana di successi ai colori azzurri. La protagonista assoluta del week-end è stata Sofia Goggia, che dopo esser salita sul podio in ben nove occasioni – dieci considerando anche i Mondiali – ha ottenuto non una, bensì due vittorie consecutive nelle discipline veloci, oltretutto conquistate sulle nevi sudcoreane che tra meno di un anno ospiteranno i Giochi Olimpici invernali.

La venticinquenne bergamasca fa oramai parte del ristretto novero delle stelle del Circo Bianco femminile, grazie alla sua polivalenza ed al suo caratteristico stile aggressivo: la sua esplosione rappresenta sicuramente la nota più positiva della stagione dello sci alpino azzurro, e le sue prestazioni hanno evidentemente trascinato verso l’alto anche le compagne di squadra. La compagine femminile sta dimostrando infatti di avere tante carte da giocarsi sia in supergigante che in discesa, puntando sia su atlete esperte come Johanna Schnarf, addirittura quarta nella classifica stagionale di discesa, che sulle giovani. Con Goggia, ma anche con Federica Brignone, sempre più consistente nelle due discipline veloci, la polivalenza – qualità necessaria per ambire alle prime posizioni della classifica generale – non sembra essere più un tabù in casa Italia.

Il fine settimana maschile di Kranjska Gora ci restituisce la miglior Italia della stagione in slalom, almeno come risultato complessivo. Stefano Gross ha certamente sprecato una grande occasione per vincere, ma un secondo posto resta una prestazione eccellente, soprattutto se accompagnato da altri due piazzamenti nelle prime sette posizioni da parte di Patrick Thaler – mai così brillante quest’anno – e Manfred Mölgg. La gara slovena ha oltretutto provato che gli italiani non possono andar forte solamente su nevi dure, visto che sulla Podkoren la situazione era abbastanza critica da questo punto di vista, e che la storia della qualità della neve viene troppo spesso utilizzata come alibi per giustificare prestazioni negative.

Diverso il discorso per il gigante, dove l’unico a realizzare una buona prova è stato il solito salvatore della baracca Florian Eisath, che dopo l’infortunio di Luca De Aliprandini è rimasto solo a difendere i colori azzurri nelle porte larghe per quanto concerne le prime posizioni. Situazione sempre più grigia per Roberto Nani, che non parteciperà alle finali e rischia di perdere i primi trenta pettorali per la prossima stagione.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: Pier Colombo

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