Sci Alpino

Sci alpino: il progetto polivalenza funziona, per le Azzurre non è più un tabù

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Come abbiamo avuto modo di evidenziare più volte in questi giorni, per l’Italia dello sci alpino si è archiviata una stagione storica, con numeri mai visti in passato in Coppa del Mondo: il merito va anche e soprattutto alla squadra femminile, capace di regalare podi e successi fino alla storica tripletta dell’ultima gara delle finali di Aspen.

Una delle novità di questa stagione è stato sicuramente il progetto polivalenza che ha coinvolto in particolare Federica Brignone e Sofia Goggia, permettendo a queste due atlete di brillare in diverse discipline, sia nella velocità che nel settore tecnico. Nel passato recente, in effetti, erano state ben poche le azzurre in grado di essere performanti in specialità così diverse, con la sola Nadia Fanchini che era riuscita ad inanellare risultati di rilievo in tre discipline. Ora la tedenza sembra cambiata, e per le azzurre si sono improvvisamente aperte le posizioni di vertice della classifica generale.

Gli effetti positivi di questa nuova tendenza dello sci azzurro non si limitano, oltretutto, alle sole due atlete di punta, ma hanno portato benefici anche ad altre componenti della squadra, tant’è che sono molte le italiane capaci di andare a punti in almeno tre disciplie: tra queste figurano le sorelle Elena e Irene Curtoni, Francesca Marsaglia e soprattutto Marta Bassino, che vista la giovanissima età è certamente un’atleta che potrà ambire a sua volta a lottare per la generale, se si continuerà a puntare sulla polivalenza.

L’ultimo prodotto del progetto polivalenza è però Laura Pirovano, fresca campionessa mondiale junior di gigante, che in Coppa Europa si cimenta con successo anche nelle prove veloci, soprattutto il supergigante, e che ha chiuso la sua stagione al quarto posto nella classifica generale del circuito continentale.Un altro nome da affiancare a quelli di Brignone, Goggia e Bassino negli anni a venire.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: Valerio Origo

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