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Sci di fondo, Mondiali 2017: la Norvegia d’oro nella staffetta maschile, Italia mai in lotta per le medaglie

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Didrik Toenseth, Niklas Dyrhaug, Martin Johnsrud Sundby e Finn Haagen Krogh sono i nuovi campioni del mondo della staffetta 4×10 km. Primo oro a Lahti per la squadra norvegese maschile che si mette alle spalle la Russia di Andrey Larkov, Alexander Bessmertnykh, Alexey Chervotkin e Sergey Ustiugov. Bronzo per la Svezia di Daniel Rickardsson, Johan Olsson, Marcus Hellner e Calle Halfvarsson. L’Italia di Francesco De Fabiani, Dietmar Noeckler, Giandomenico Salvadori e Federico Pellegrino è 11^.

L’andatura è subito sostenuta. A tirare il gruppo ci pensa il russo Andrey Larkov che prende in mano la situazione sin dal primo chilometro. L’unico a resistere al forcing del russo è Toenseth, i due cambiano con 20 secondi sul kazako Alexey Poltoranin e 25 sul tedesco Thomas Bing. Poco più indietro Finlandia, Francia, Svizzera e Svezia. Italia immediatamente tagliata fuori dalla zona medaglie con De Fabiani decimo staccato di oltre un minuto.

La musica non cambia nella seconda frazione; davanti Alexander Bessmertnykh e Niklas Dyrhaug aumentano il vantaggio, alle loro spalle l’unico a tenere è il finlandese Iivo Niskanen, terzo a 30 secondi. Più indietro Francia (+46), Svizzera (+1.04), Germania (+1.22) e Svezia (+1.36); ancora più indietro Noeckler lascia il testimone a Salvadori staccato di quasi due minuti dalla vetta.

In terza frazione sale in cattedra Martin Johnsrud Sundby; il norvegese nel finale stacca il giovane Alexey Chervotkin, lasciando in dote 17 secondi di vantaggio a Finn Haagen Krogh. Per il bronzo si forma invece un terzetto con il fantastico Marcus Hellner che riporta su la Svezia; subito in scia gli ottimi Dario ColognaFlorian Notz. A poco più di dieci secondi dal trio sopraggiunge la Finlandia di Lari Lehtonen.

L’ultima frazione vede un grandissimo duello a distanza tra Krogh e Ustiugov. Il russo parte a tutta, dimezza lo svantaggio, Krogh tuttavia resiste riuscendo ogni volta a respingere gli attacchi del suo avversario. Al traguardo il norvegese regala l’oro al suo paese, il decimo consecutivo nelle prove a squadre. Per la Russia arriva invece il secondo argento della sua storia iridata. La volatona per il bronzo vede prevalere lo svedese Calle Halfvarsson sullo svizzero Curdin Perl e sul finlandese Matti Heikkinen, quest’ultimo caduto proprio all’ultima curva. Poco più indietro la Germania mentre l’Italia di Federico Pellegrino termina 8^ a cinque minuti dalla vetta.

francesco.drago@oasport.it

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Foto di Valerio Origo

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