Sci di fondo

Sci di fondo, Mondiali 2017: podio difficile ma non impossibile per l’Italia in staffetta. Ritmi bassi e Pellegrino i fattori fondamentali

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L’Italia ha soltanto una possibilità per salire sul podio nella staffetta di domani: mettere nelle condizioni Federico Pellegrino di essere ancora a contatto con i migliori all’inizio della sua frazione. Compito non facile considerando che alla vigilia avevamo dichiarato che tutti e quattro i frazionisti azzurri sarebbero dovuti essere nelle condizioni migliori.

Così è per Dietmar Noeckler e Giandomenico Salvadori, il primo argento nella team sprint e il secondo splendido decimo nello skiathlon. Non si può dire lo stesso per Francesco De Fabiani che ha dovuto fare i conti con un virus influenzale pochi giorni prima del grande appuntamento di Lahti. Il valdostano in stagione non ha particolarmente brillato ma quanto fatto dai suoi compagni fa presumere che anche l’alpino avrebbe avuto, senza intoppi, la gamba giusta proprio per i Mondiali. Così non è stato e il 40° posto ottenuto nella 15 km tc non ha di certo soddisfatto De Fabiani, decisamente negativo sulla sua presenza in staffetta ieri. La squadra e lo staff hanno tuttavia voluto fortemente la presenza del big azzurro, pronto a vender cara la pelle in prima frazione.

Servirà poi un aiuto anche dalle altre nazioni che in teoria dovrebbero fare gara dura sin dall’inizio. La Finlandia, ad esempio, in seconda schiererà il campione del mondo della 15 km Iivo Niskanen opposto all’altoatesino Dietmar Noeckler; i russi Andrey Larkov e Alexander Bessmertnykh hanno interessi ad andare a tutta considerando la terza frazione ‘a rischio’ del giovane Alexey Chervotkin (comunque già nei dieci in Coppa del Mondo). C’è poi la Norvegia che potrebbe fare particolarmente male con Sundby in terza frazione. Gli scandinavi hanno la possibilità di vincere anche facendo una gara di rimessa ma portarsi avversari come Sergey Ustiugov e Federico Pellegrino in volata potrebbe risultare molto pericoloso. Tante, forse troppe, cose dovranno andare nel verso giusto domani per riassaggiare un podio che manca dal 1999. Che sia ancora una volta Pellegrino il fondista designato a interrompere il digiuno?

francesco.drago@oasport.it

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Auletta Pentaphoto

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