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Taekwondo, Ana Ciuchitu SHOW! Trionfa anche in Belgio! Ma è italiana o no? Ottima anche Cristina Gaspa

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Continua l’ascesa inarrestabile di Ana Ciuchitu verso i vertici mondiali del taekwondo. L’italo-moldava, dopo il trionfo in Olanda della scorsa settimana, si è ripetuta anche nell’Open del Belgio, dove si è imposta nella categoria dei -62 kg al termine di un vero e proprio percorso trionfale.

Classe 1999, la giovane ragazza che risiede a Brescia ha superato al primo turno l’austriaca Elisa Ambach per 6-0, poi ha letteralmente surclassato la croata Helena Mrzljak con un eloquente 21-1.

Ai quarti di finale, poi, Ciuchitu si è sbarazzata per 15-11 della francese Magda Wiet Henin, argento agli Europei 2016 che agli ottavi aveva posto fine alla corsa dell’altra azzurra Licia Martignani per 15-2. In semifinale, poi, è toccato alla tedesca Rabia Gulec, bronzo ai Mondiali 2013, inchinarsi all’azzurra con un netto 14-6.

Nell’atto conclusivo, poi, Ciuchitu ha prevalso sulla temibile britannica Rachelle Booth (bronzo iridato nel 2015) con un perentorio 12-4!

Insomma, risultati che parlano chiaro: una ragazza giovanissima che ha collezionato ‘scalpi’ importanti, imponendosi su avversarie di altissimo rango internazionale. Le prestazioni degli ultimi tempi (prima in Germania e terza in Germania, sempre sul podio in questo 2017) testimoniano come Ciuchitu non sia un semplice bluff, ma una realtà che si sta gradualmente consolidando nel gotha planetario.

Ci sarebbe da sorridere in vista di Tokyo 2020, se non fosse che Ana non è ancora italiana. Con il suo Paese d’origine, la Moldavia, il rapporto appare tutt’altro che idilliaco (clicca qui per saperne di più). Attualmente, tuttavia, non dispone neppure della cittadinanza italiana: potrà iniziare le pratiche per ottenere il passaporto (con tutte le lungaggini burocratiche del caso) solo il prossimo 18 luglio, giorno del suo diciottesimo compleanno. Potrebbero volerci anni prima che Ciuchitu diventi italiana a tutti gli effetti ed il sogno delle prossime Olimpiadi potrebbe svanire. E’ chiaro che i tempi potrebbero abbreviarsi nel caso vi fosse un interesse da parte dei ‘piani alti’.

La lombarda di adozione, non lo nasconde, è pronta ad abbracciare una nazione che le consenta di potersi dedicare a tempo pieno al taekwondo. Attualmente si allena per quattro volte alla settimana, di sera e per due ore: sono ritmi da amatore, eppure vince…Ciò fa comprendere come i limiti di questa ragazza siano del tutto inesplorati.

La Federazione italiana (Fita), attualmente, sembra piuttosto fredda nei confronti di Ana. Nella stessa categoria ha infatti investito su due atlete di grande talento come Licia Martignani e Daniela Rotolo, quest’ultima bronzo agli Europei 2016. Ricordiamo, inoltre, che i -62 kg non sono categoria olimpica, dunque tutte le atlete citate dovrebbero combattere o nei -57 kg o nei -67 kg. In quest’ultima categoria l’Italia può contare su Cristina Gaspa, oggi brillante seconda dopo aver ceduto in finale alla svedese Elin Johansson.

Insomma, la Federazione ha investito molto su Martignani, Rotolo e Gaspa e ritiene che queste ragazze siano parte integrante del progetto di rilancio verso la prossima edizione dei Giochi. I risultati di Ana Ciuchitu, tuttavia, non possono lasciare indifferenti. Si può davvero rinunciare a cuor leggero ad un potenziale fenomeno? Di sicuro andrà fatta chiarezza in tempi brevi sulla vicenda.

federico.militello@oasport.it

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