Ciclismo

Tour of the Alps, Fabio Aru: “Perfetto per cercare sensazioni giuste in vista del Giro d’Italia”

Pubblicato

il

Un po’ di delusione tra il 2016 e l’inizio di questo 2017. Fabio Aru non sta passando il miglior periodo della sua carriera e, dopo un ritiro per un malanno alla Tirreno-Adriatico, punta tutto sul Tour of the Alps (l’ex Giro del Trentino, al via il 17 aprile), per una preparazione ideale in vista dell’appuntamento più importante della stagione: il Giro d’Italia.

Il Tour of the Alps è una bella corsa, perfetta per andare alla ricerca delle sensazioni giuste a sole due settimane dalla partenza del Giro d’Italia – spiega Aru in un comunicato del Tour of the Alps. – Negli anni scorsi avevo già preso parte per due volte al Giro del Trentino e in entrambe le occasioni mi ha lasciato in eredità buone gambe e il ricordo di paesaggi stupendi”.

Verrò al Tour of the Alps per fare bene, non mi piace partecipare alle corse solo per allenarmi. Ho iniziato la preparazione pre-stagionale il 1° Novembre per fare una base di lavoro molto solida su cui costruire l’avvicinamento al Giro d’Italia. In Oman e all’Abu Dhabi Tour ho avvertito buone sensazioni, poi alla Tirreno-Adriatico purtroppo sono stato colpito da un’infezione virale ai bronchi che mi ha costretto al ritiro. Come da programma ho ripreso ad allenarmi, tutto procede per il meglio, ma sarà il Tour of the Alps a dirmi a che punto sarò in vista del Giro. Quest’anno il lotto di pretendenti alla vittoria e al podio è numeroso: credo ci siano almeno una quindicina di atleti che possono fare bene. Non ho avuto modo di vedere di persona le tappe, ma ho seguito la presentazione del percorso su Internet. Da quello che ho potuto vedere le salite non mancano, probabilmente quest’anno ce ne sono anche di più rispetto al passato. Ogni giorno può essere determinante per scrivere la classifica”.

gianluca.bruno@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Valerio Origo

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version