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Amstel Gold Race 2017: gli outsiders. Gasparotto-Colbrelli punte azzurre, da seguire Gerrans e Coquard

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Se l’indecisione è sempre regnata sovrana all’Amstel Gold Race nelle varie edizioni, in questo 2017 i dubbi crescono ancor di più andando a vedere un percorso rivoluzionato, con il Cauberg che non sarà più affrontato sul finale. Tantissimi dunque gli scenari possibili, con gli outsiders che potrebbero sorprendere Kwiatkowski e compagni. Andiamo a scoprire chi tenterà il colpaccio.

In casa Italia si punta sulla coppia della Bahrain-Merida formata da Enrico Gasparotto e Sonny Colbrelli. Aria di casa per l’ex campione italiano che è il secondo più vincente in attività della classica olandese (alle spalle solo di Gilbert) con due splendidi successi nel 2012 e nel 2016. Il Cauberg era però il suo punto di forza, ora dovrà provare ad anticipare tutti visto uno spunto veloce non alla pari di Matthews e degli altri velocisti. Chi invece potrebbe attendere la volata e far bene in caso di sprint ristretto è Sonny Colbrelli, che ieri ha dato spettacolo alla Freccia del Brabante attaccando addirittura da lontano. La condizione sembra essere quella giusta e già lo scorso anno in maglia Bardiani colse un grandissimo terzo posto.

Molto adatto all’Amstel è anche Simon Gerrans, capitano dell’Orica Scott. L’australiano in ben tre edizioni è giunto sul podio, non andando però oltre al terzo posto. Servirà fare corsa dura per poter provare a spuntarla sui passisti veloci. Ad aiutarlo un ex vincitore della corsa olandese: il campione della Repubblica Ceca Roman Kreuziger, che nel 2013 riuscì ad anticipare tutti.

Chi è atteso al grande salto di qualità è Bryan Coquard, che ancora non ha dimostrato fino in fondo tutte le sue doti. Velocista moderno, che tiene molto bene sulle medie salite, dunque adattissimo sui berg olandesi. Lo scorso anno si piazzò quarto, con il nuovo percorso potrebbe addirittura provare a fare meglio.

Ci proverà sicuramente, come nelle passate stagioni, Tim Wellens: il belga, capitano della Lotto-Soudal, è costretto ad anticipare lo sprint. Magari il Cauberg lontano dal traguardo potrebbe essere un punto d’appoggio ideale per andare via in solitaria.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Pier Colombo

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