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Basket, Playoff NBA 2017: Chicago vince ancora a Boston. Clippers e Toronto si portano sull’1-1

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Sono tre le partite giocate nella notte NBA. In tutte e tre le serie, le squadre di casa hanno perso gara 1 e sono quindi costrette a vincere per non complicare il loro destino.

I Toronto Raptors riescono a pareggiare la serie contro i Milwaukee Bucks grazie ad un tiro a pochi secondi dalla fine di Kyle Lowry. L’intensità è alta sin dall’avvio: DeMar DeRozan è il protagonista della prima frazione (28-25) con 12 punti. È in difesa però che i Raptors sono più efficaci rispetto al primo episodio, riuscendo a limitare Giannis Antetokounmpo ad un povero 1/6 dal campo. Il copione della partita vede la squadra di casa provare più volte la fuga, ma ogni volta i Bucks riescono a risalire. Toronto sembra poter scappare definitivamente ad inizio terzo quarto, quando raggiunge la doppia cifra di vantaggio (73-60) al termine di un parziale di 13-0 caratterizzato da 7 punti di DeMarre Carroll. La risposta di Milwaukee però, sta tutta in un controparziale da 15-4 con cui la squadra di Jason Kidd si riporta in partita (84-83). La situazione si ripete all’inizio dell’ultimo periodo: Toronto parte forte (11-0), Milwaukee aspetta e piano piano si riporta in parità a quota 100. Nel finale in volata però, i Bucks non riescono praticamente a trovare la via del canestro negli ultimi due minuti. Il tiro di Lowry a 8” dalla sirena sigla la vittoria dei Raptors 106-100. A fare la differenza per la squadra di casa è stata soprattutto la prestazione degli esterni, capaci di tirare con 14/29 da tre punti dopo il pessimo 5/23 di gara 1. Lowry chiude con 22 punti, dopo i soli 4 di tre giorni fa, mentre DeRozan ne realizza 23. Ai Bucks invece, non bastano la doppia doppia di Antetokounmpo da 24 punti e 15 rimbalzi ed i 20 punti di Khris Middleton. La serie si sposta dunque in Wisconsin, con Toronto chiamata a recuperare il fattore campo.

Si complica drammaticamente invece, la situazione dei Boston Celtics, che perdono anche gara 2 contro Chicago ed ora sono con le spalle al muro. L’andamento della partita è chiaro sin da subito perché, dopo il 7-0 di partenza della squadra di casa, i Bulls rispondono con un parziale di 20-4. Gli ospiti, in particolare, riescono a sfruttare le palle perse dei Celtics, attaccando in contropiede, e soprattutto prendono il controllo dei tabelloni: tutti i membri del quintetto di Chicago infatti, hanno almeno un rimbalzo offensivo nel primo quarto. Boston riesce anche a pareggiare, ad inizio secondo periodo (38-38) sfruttando l’atletismo di Jay Crowder (16 punti), ma fatica tremendamente in difesa a contenere i Bulls, che in un attimo scappano nuovamente in doppia cifra di vantaggio (50-39). Isaiah Thomas (20 punti alla fine) porta la sua squadra più volte sul -1 nel terzo periodo, ma ogni volta i Celtics mancano l’aggancio. Rondo gestisce magistralmente il pallone in attacco, trovando di volta in volta Robin Lopez (18 punti e 8 rimbalzi), Nikola Mirotic (13 punti) ed il rookie Paul Zipser (16 punti). Chicago realizza un parziale di 14-4 nel periodo finale, portandosi sul +19 (105-86), prima di chiudere 111-97. I Bulls vanno dunque sul 2-0 grazie ad una partita praticamente perfetta mandando tutto il quintetto in doppia cifra. Dwayne Wade (22 punti, di cui 16 nel secondo tempo) e Jimmy Butler (22 punti) sono i migliori realizzatori ma è Rondo il mattatore, andando ad un solo rimbalzo dalla tripla doppia (11 punti, 9 rimbalzi e 14 assist). Rischia dunque grosso Boston, che diventa la prima testa di serie numero 1 della storia ad andare sotto 2-0 in una serie a sette partite. A preoccupare però, è soprattutto l’arrendevolezza mostrata in una partita mai veramente in discussione.

La terza gara della notte vedeva di fronte Los Angeles Clippers e Utah Jazz. Gli ospiti sono ancora costretti a fare a meno del centro francese Rudy Gobert. I Clippers sfruttano subito la sua assenza: Chris Paul infatti, trova facilmente nel pitturato Blake Griffin e DeAndre Jordan per il primo tentativo di fuga (17-8). I punti in area sono in generale 18-0 in favore della squadra di casa nel primo quarto, chiuso in vantaggio 29-18. Sono 27 invece, i punti realizzati da Griffin e Jordan al termine del primo tempo, con il secondo addirittura già in doppia doppia (14 punti e 10 rimbalzi). I Clippers riescono a mantenere il loro vantaggio, senza mai però riuscire a scappare. Nel terzo periodo infatti, i Jazz riescono ad issarsi fino al -3 (55-52), ma la squadra di casa si allontana nuovamente grazie ad un parziale di 15-6 innescato da Chris Paul, che chiuderà la gara con 21 punti e 10 assist e la consueta leadership che viene fuori quando i suoi compagni ne hanno più bisogno. Anche nell’ultimo quarto, Utah prova ad avvicinarsi ma non riesce mai definitivamente a colmare quel distacco creato da Los Angeles nei primi minuti e rimasto praticamente per tutta la partita vicino alla doppia cifra. Troppi, per gli ospiti, i 22 punti di scarto concessi in area, soprattutto visto lo scarso contributo della panchina (Joe Johnson 13 punti). Gordon Hayward (20 punti) da solo non basta. Finisce 99-91 per i Clippers che pareggiano la serie e proveranno a ribaltare nuovamente il fattore campo nelle due gare di Salt Lake City. Per Utah sarà fondamentale riuscire a recuperare Gobert per contrastare la coppia formata da Griffin (24 punti) e Jordan (18 punti e 15 rimbalzi).

 

Questo il riepilogo dei risultati della notte:

Toronto Raptors – Milwaukee Bucks 106-100 (serie 1-1)

Boston Celtics – Chicago Bulls 97-111 (serie 0-2)

Los Angeles Clippers – Utah Jazz 99-91 (serie 1-1)

 

Foto: Twitter NBA

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