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Basket, Playoff Nba 2017: Cleveland passa il turno, Houston allunga. Celtics e Jazz pareggiano la serie

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Arrivano i primi verdetti dai Playoff Nba 2017. Quattro partite tra la serata di ieri e la notte che sono andate a definire la situazione, con i Cleveland Cavaliers che sono la prima squadra a passare ufficialmente il turno. Andiamo a vedere quanto successo nei match in programma.

Nella prima partita di giornata i Cleveland Cavaliers hanno archiviato la pratica Indiana Pacers qualificandosi alle semifinali di Conference con un netto 4-0 in attesa della vincente tra Toronto e Milwaukee. I padroni di casa hanno provato a partire forte, ma dopo un primo parzialino di 5-0 ad inizio partita i campioni in carica hanno ingranato e si sono riportati subito a contatto. Nel primo quarto, in ogni caso, i Pacers sono stati spesso avanti ma i Cavs sono sempre riusciti a rispondere chiudendo il periodo sotto di uno. Match senza troppi scossoni anche nel secondo quarto, ma LeBron James e compagni hanno preso il comando delle operazioni, stabilizzando un vantaggio di circa 5 punti che li ha portati all’intervallo lungo avanti di 6. Canovaccio simile anche nel terzo periodo, in cui Indiana ha provato senza mai riuscirci in maniera definitiva a chiudere il gap. Nel quarto quarto Cleveland ha potuto gestire una decina di punti di vantaggio, sprecati tra il sesto e il settimo minuto: i Pacers sono nuovamente arrivati a contatto e addirittura hanno preso la testa per qualche istante. Poi una tripla di James, due liberi di Korver e un ulteriore punto dalla lunetta per il Prescelto hanno portato al 106-102 che è valso il passaggio del turno. LeBron ha chiuso la sua partita con 33 punti e 10 rimbalzi, mentre Kyrie Irving ha toccato quota 28 punti segnati, pur senza assist all’attivo. Lance Stephenson è stato il miglior realizzatore in una buona serata corale per Indiana con 22 punti.

Partita molto combattuta tra Houston Rockets e Oklahoma City Thunder, con la formazione del Texas che è riuscita, in casa degli avversari, a ribaltare il match nelle fasi conclusive per andare sul 3-1 e, di fatto, garantirsi il passaggio del turno. Come di consueto Okc è stata trascinata dal solito strabordante Russell Westbrook, già in tripla doppia nella prima metà del match. Nell’arco dei quattro quarti Houston è stata sempre in scia ad Oklahoma nonostante un James Harden poco ispirato al tiro (addirittura 0/7 da tre a fine gara). L’aggancio definitivo è arrivato nel quarto periodo (mentre nel terzo i Thunder avevano scavato un gap prossimo ai 10 punti), in cui la maggiore profondità della squadra di Mike D’Antoni ha fatto la differenza fino allo score conclusivo di 113-109 dopo un finale ricco di pathos. Mvp di giornata Nene, che ha realizzato 28 punti con una prova immacolata dal campo (12/12) agguantando anche 10 rimbalzi per andare in doppia doppia. Sempre in casa Houston 18 punti per Williams e Gordon, mentre Harden si è fermato a 16. Westbrook, invece, ha concluso con 35 punti, 14 rimbalzi e 14 assist.

Dopo una partenza non certo facile, con due sconfitte, i Boston Celtics sono riusciti a rientrare nella serie, portandosi sul 2-2 contro i Chicago Bulls. Il match è stato quasi a senso unico e si è intuito già dalle prime battute di gioco, che hanno dato subito un vantaggio importante agli ospiti: a fine primo quarto, il punteggio recitava 30-18 in favore dei Celtics. La musica non è cambiata nel secondo parziale, con un margine sempre nell’ordine dei 10 punti che ha condotto le squadre al riposo sul 57-46. Una volta rientrati in campo, i Bulls hanno cambiato marcia e sono riusciti a rimontare e addirittura a passare al comando sul 65-63 con due punti di Robin Lopez a 4’35” dalla sirena. Da quel momento però Boston ha segnato 12 punti di fila che hanno ristabilito le distanze in vista dell’ultimo quarto, in cui il divario tra i due team non è mai sceso sotto i 5 punti fino allo scadere del tempo, con il tabellone fissato sul 104-95. 33 punti per Isaiah Thomas, che ha trascinato i Celtics. Oltre a lui anche 18 per Gerald Green e 15 per Al Horford. Ai Bulls, privi di Rondo davanti al pubblico di casa, non è bastato Jimmy Butler: anche per lui 33 punti a referto come per Thomas.

Serie sul due pari anche tra Utah Jazz e Los Angeles Clippers, che non potranno più contare su Blake Griffin. Alla Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City i Jazz sono riusciti a mettere la firma su una partita molto equilibrata e che sembrava anche potesse essere vinta dai Clippers a pochi minuti dalla fine. I primi tre quarti non hanno prodotto differenze, con continui cambi di leadership ma senza veri e proprio strappi decisivi. È successo tutto, o quasi, nei 12′ conclusivi. La formazione angelina è entrata nel parziale decisivo con 3 punti di margine: nei primi minuti le squadre hanno segnato poco ma la forbice è cresciuta fino ad arrivare anche a 7 punti quando mancavano 7′ al termine. Sull’87-80 Joe Johnson è sceso sul terreno di gioco e ha firmato da solo un parziale di 11-3 che nel giro di 4′ ha cambiato totalmente l’inerzia della partita, portandola dalla sponda di Utah che non si è fatta pregare a e ha sfruttato il momento per passare al comando e addirittura allungare verso la vittoria, che è maturata con il punteggio di 105-98. Il top scorer della serata non può che essere Joe Johnson, con 28 punti: per lui 12/17 al tiro e un ultimo quarto di altissimo livello che ha condotto i Jazz al successo in una partita in cui Hayward ha segnato solo 3 punti in 8′ sul terreno di gioco. I Clipper hanno cavalcato a lungo un Chris Paul da 27 punti, 9 rimbalzi e 12 assist che però non sono bastati per andare sul 3-1 nella serie, che li avrebbe portati molto vicino al turno successivo contro la vincente tra Golden State Warriors e Porland Trail Blazers.

I risultati di domenica 23 aprile:

Cleveland Cavaliers 106 – 102 Indiana Pacers
Houston Rockets 113 – 109 Oklahoma City Thunder
Boston Celtics 104 – 95 Chicago Bulls
Los Angeles Clippers 98 – 105 Utah Jazz

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: By Keith Allison from Hanover, MD, USA (LeBron James) [CC BY-SA 2.0], via Wikimedia Commons

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