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Calcio
Calcio, Serie A 2016-2017: 33° turno da record con 48 reti. Si cura maggiormente l’attacco o le difese sono più disattente?
Si attendeva il “Monday Night” dello Stadio Adriatico di Pescara, tra i padroni di casa e la Roma di Luciano Spalletti, non solo per avere conferme su alcuni verdetti (Roma sempre più seconda dietro alla Juventus e abruzzesi retrocessi matematicamente) ma anche su un dato puramente statistico. Prima del posticipo citato, infatti, nel 33° turno di Serie A le reti realizzate erano state ben 43. Le 5 marcature (4-1 in favore della Roma) del match di ieri sera hanno rimpinguato il tesoretto realizzativo a 48, nuovo record nel campionato a 20 squadre.
Un dato che va ad associarsi anche a quella della classifica marcatori che vede ben 6 calciatori con almeno 20 gol stagionali. Numeri che, se confrontati con quelli di altri campionati europei, porta alla conclusione che nel nostro contesto la media di segnature è superiore a quella della Premier League e della Bundesliga. Ciò da che cosa dipende? Da una filosofia di gioco meno portata al tatticismo da parte di alcuni allenatori o da difensori che non sono all’altezza della tradizione italica?
Non facile rispondere al quesito dal momento che potrebbero essere vere entrambe le opzioni. Da un lato è oggettivo che vi siano delle squadre che praticano un calcio più offensivo rispetto ai nostri canoni. Il riferimento più evidente è quello del Napoli di Maurizio Sarri con 77 marcature stagionali, assai organizzato dal centrocampo in su, ed esaltante le caratteristiche degli attaccanti (Dries Mertens 22 gol e Lorenzo Insigne 14 gol per fare degli esempi). Un vero spettacolo il calcio del maestro toscano.
Tuttavia, l’altra faccia della medaglia è che in una Serie A dominata dalla Juve, miglior difesa di gran lunga con sole 20 reti subite, il resto delle retroguardie dei club italiani concede molto di più e si vedono anche più errori individuali. La partita dello Stadio Olimpico di Roma tra Lazio e Palermo, con la vittoria 6-2 dei biancocelesti, oppure il match dei bianconeri contro il Genoa hanno palesato delle disattenzioni piuttosto marcate in un reparto, notoriamente, curato da parte dei tecnici del Bel Paese.
Pertanto, se è vero che in Italia vince sempre chi subisce meno realizzazioni c’è anche forse un abbassamento del livello difensivo in favore di uno offensivo.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da pagina facebook Torino