Canottaggio: al Memorial D’Aloja parte la stagione del remo azzurro

Sono tanti i punti di interrogativi da risolvere e l’anno post olimpico servirà proprio a questo. La 31^ edizione del Memorial D’Aloja aprirà come di consueto la stagione remiera della nazionale azzurra. Un antipasto di quel che vedremo l’abbiamo già visto domenica scorsa con equipaggi inediti e consacrati ai nastri di partenza nel meeting di Piediluco.

Quello che è balzato subito agli occhi è stato il risultato delle barche sul podio a Rio. Nel due senza Matteo Lodo-Giuseppe Vicino hanno preceduto nettamente i compagni medagliati nel quattro senza Matteo Castaldo e Domenico Montrone e i terzi a Rio 2016 nella specialità Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo. L’ennesima conferma dell’ottimo bacino di atleti e della difficoltà a trovare il giusto collocamento per ciascuno.

Un altro aspetto riguarda il doppio. Domenica sono tornati insieme Romano Battisti e Giacomo Gentili, in coppia due anni fa per centrare il pass olimpico. I due sono stati battuti da Luca Rambaldi e Filippo Mondelli, un binomio inedito da monitorare con attenzione. Non bisogna dimenticare naturalmente nemmeno lo specialista del singolo Francesco Cardaioli e Francesco Fossi, quarto con Battisti a Rio.

Diversi anche i dubbi nei pesi leggeri con la cancellazione dal programma di Tokyo 2020 del quattro senza pl e il difficile compito di formare un doppio pesi leggeri. Martino Goretti, Livio La Padula, Andrea Micheletti, Pietro Ruta, Marcello Miani, Stefano Oppo sono i principali interpreti che cercheranno di mettersi subito in mostra. Servirà inoltre capire il livello del movimento femminile rispetto al resto del mondo. Plasmare equipaggi competitivi sulla scia di quanto avvenuto nelle categorie giovanili sarà uno degli obiettivi principali per il prossimo quadriennio olimpico. Rimanere indietro alla vigilia dellle Olimpiadi con la parità di genere nelle specialità sarebbe un vero peccato.

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Foto di Mimmo Perna