Ciclismo

Ciclismo, Giro d’Italia 2017: Olanda, tre carte per una prima vittoria alla Corsa Rosa

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Novantanove edizioni, nessuna vittoria: è questo il bilancio del ciclismo olandese al Giro d’Italia. Naturalmente, i ciclisti Oranje si sono spesso messi in luce con vittorie di tappa, ma anche ottenendo due podi con Erik Breukink (terzo nel 1987 e secondo nel 1988) e vincendo per tre volte la classifica a punti con Johan van der Velde (1985, 1987 e 1988), ma non sono mai riusciti a centrare il “bersaglio grosso”.

Considerando le ultime edizioni, quella dello scorso anno è sicuramente stata la migliore per i colori olandesi. Il Giro si aprì infatti proprio nei Paesi Bassi, con un cronoprologo che vide la vittoria di Tom Dumoulin, il quale conservò la Maglia Rosa fino alla settima tappa (ad esclusione della terza, quando la conquistò per un solo giorno il tedesco Marcel Kittel). Dopo aver perso il simbolo del primato, Dumoulin si ritirò in occasione dell’undicesima tappa, ma nella quattordicesima la Maglia Rosa tornò sulle spalle di un olandese, Steven Kruijswijk, che la conservò fino alla diciottesima, prima di essere protagonista di una sfortunata caduta nella discesa del Colle dell’Agnello e chiudere alla fine quarto nella generale.

Se, da un lato, i tifosi olandesi hanno potuto gioire nel vedere i loro ciclisti tornare tra i protagonisti di primo piano al Giro, dall’altro la delusione è stata tanta per l’esito sfortunato che ha avuto la Corsa Rosa sia per Dumoulin che per Kruijswijk. Questi due atleti saranno presenti anche quest’anno in occasione della partenza di Alghero, e con loro i Paesi Bassi potranno schierare anche un’altra carta da classifica generale nella persona di Bauke Mollema.

Capitano del Team Sunweb (ex Giant-Alpecin), Tom Dumoulin sarà l’uomo da battere nelle prove contro il tempo, ed ha già dimostrato di avere una buona tenuta nelle salite, ottenendo un sesto posto finale nella Vuelta del 2015. Steven Kruijswijk, leader del Team Lotto NL-Jumbo, è invece tra i migliori del plotone quando aumentano le pendenze, come ha dimostrato nell’edizione dello scorso anno: al Giro vanta già tre top ten, e lo scorso anno fu quarto nonostante la caduta e la frattura della costola. Infine, Bauke Mollema, capitano della Trek Factory Racing, prenderà parte al suo secondo Giro dopo il dodicesimo posto del 2010, ma a parlare per lui sono il quarto posto alla Vuelta del 2011 e soprattutto le tre top ten al Tour de France, piazzamenti che la dicono lunga sulle sue capacità nelle corse di tre settimane.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: Cometto Boschetti

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